La denuncia del vicesindaco lupini: «Mandiamo lettere ma non risponde»
Pompieri, la caserma non arriva: «La colpa è tutta della provincia»

«La caserma dei vigili del fuoco? Noi siamo pronti, ma la provincia di Milano continua a fare orecchie da mercante». Enrico Lupini, vicesindaco di Melegnano con delega all’urbanistica, è stanco di aspettare. «D’altra parte - sono sue parole -, è dallo scorso novembre che stiamo inviando lettere a palazzo Isimbardi, senza ricevere alcun tipo di risposta. E dire che dal lontano 1983 si parla di una caserma nella nostra zona, che ad oggi ne è assolutamente sprovvista».
La vicenda ha subito un’accelerazione un paio di anni fa, quando il ministero dell’Interno e palazzo Isimbardi hanno deciso di dotare l’area sudmilanese di un centro unificato di soccorso costituito da una caserma di vigili del fuoco e da un presidio della protezione civile. E la scelta è ricaduta proprio su Melegnano, comune proprietario di un’area di circa 5mila metri quadrati con destinazione urbanistica a ridosso del casello dell’autosole Milano-Napoli, in fregio alla provinciale Binasca ed in prossimità della via Emilia.
La zona è stata giudicata idonea ad ospitare il polo, sia perché localizzata nei pressi delle principali arterie stradali sia per le dimensioni che ne soddisfano le esigenze funzionali. Ma nell’operazione è coinvolto anche il comune di San Giuliano, i cui confini insistono sul territorio in questione. In sostanza, l’intervento prevede la realizzazione di una caserma dei vigili del fuoco comprendente un presidio della protezione civile e la sistemazione delle strade di collegamento tra l’area ospitante il complesso e la provinciale Binasca. «Il comune di Melegnano cederebbe la proprietà dell’area a palazzo Isimbardi - riprende Lupini -, che finanzierebbe l’operazione con risorse proprie, e realizzerebbe le opere necessarie per agevolare l’accesso dei mezzi di soccorso nella zona. Melegnano e San Giuliano, poi, dovrebbero attuare le varianti urbanistiche necessarie ed avviare le procedure per la rettifica dei confini a nord della nostra città». Sta di fatto che, dopo l’approvazione di un protocollo d’intesa tra le parti interessate per definire le varie competenze, l’operazione sembra essere finita nel dimenticatoio. Ma Lupini non ci sta: «Perché - sono le sue parole - la caserma dei pompieri è assolutamente necessaria per il nostro territorio. Perciò, siamo nuovamente a chiedere lumi alla provincia».

(tratto da "il Cittadino" del 4 aprile 2008)