Respinta la richiesta di sospensiva
dell’ordinanza che impone la bonifica del terreno
Il Tar ha dato ragione al comune:Edison deve risanare l’ex
Saronio
«Il Tar della Lombardia ha respinto la richiesta di sospensiva dell’Edison
contro la nostra ordinanza sul caso dell’area ex Saronio». A rivelarlo è stato
il sindaco Vito Bellomo, che non ha nascosto tutta la propria soddisfazione: «Si
tratta di una decisione indubbiamente importante - ha spiegato il sindaco - per
la messa in sicurezza in tempi brevi della periferia ovest di Melegnano». La
vicenda risale a due mesi fa circa, quando con un’ordinanza Bellomo ha ingiunto
ad Edison, erede universale dell’ex chimica Saronio, di predisporre un progetto
per la realizzazione in tempi brevi di una barriera idraulica nella zona.
«Perché - recitava il documento - una relazione della provincia di Milano indica
che nel centro abitato di Melegnano il setto di separazione tra la falda
superficiale sospesa e la prima falda non è completo».
In altre parole, dunque, le famigerate ammine aromatiche che si trovano nella
falda superficiale sono sempre più vicine alle falde sotterranee, dove i pozzi
urbani pescano l’acqua che arriva nelle abitazioni cittadine. «Perciò -
riprendeva l’ordinanza di Bellomo -, proprio per la pericolosità delle sostanze
tossiche e cancerogene sciolte nell’acqua ed esistenti in falda, occorre
bloccare ogni possibile contatto tra la falda superficiale sospesa e la prima
falda. Anche perché il contatto dei contaminanti con la falda profonda
cagionerebbe un disastro ambientale, sociale e sanitario, oltre a costi
elevatissimi per la successiva bonifica». La messa in sicurezza delle aree
impone quindi la realizzazione di una barriera idraulica, che avrebbe il compito
di salvaguardare le falde dalle sostanze inquinanti. E qui entra in gioco
Edison, come ha chiarito Bellomo nell’ordinanza: «In accordo con gli organi
preposti al controllo dell’area, abbiamo appurato l’inconfutabile provenienza
dell’inquinamento dalle attività svolte all’interno dell’industria chimica
Saronio. Dopo tutta una serie di incorporazioni e fusioni, attualmente Edison
risulta erede universale di Saronio, e in tale veste deve considerarsi soggetto
obbligato a procedere alla messa in sicurezza e alla bonifica dell’area.
Pertanto - concludeva il documento -, entro trenta giorni deve produrre al
nostro comune un progetto di barriera idraulica, la cui realizzazione sarà poi
concordata con gli altri enti coinvolti». Sta di fatto che Edison ha impugnato
il documento di Bellomo davanti al Tribunale amministrativo regionale, che
martedì ha però respinto la richiesta di sospendere l’ordinanza. «A questo punto
- ha ripreso il sindaco di Melegnano -, Edison può presentare un nuovo ricorso
davanti al Consiglio di Stato. Ma siamo a buon punto per risolvere finalmente
un’emergenza che si trascina da decenni».
(tratto da "il Cittadino" del 15
febbraio 2008)