Il maneggio dove i bambini vanno a cavallo assediato dalle siringhe lasciate sul terreno

Il maneggio dei bambini è assediato dalle siringhe. A lanciare l’allarme sono i responsabili del maneggio in corrispondenza della cascina Martina, che si trova nell’estrema periferia ovest di Melegnano subito dopo il cavalcavia dell’autostrada ed ai confini con il comune di Carpiano. «Perché - è la loro denuncia - la situazione si è fatta ormai insostenibile. Da una decina di giorni a questa parte, infatti, il parcheggio antistante il maneggio e il tragitto che conduce alla struttura sono disseminati di tutta una serie di siringhe e fazzoletti sporchi di sangue». Oltre al maneggio, che è dotato di una pista per il trotto dei cavalli, nella zona della cascina Martina ci sono un bar e diverse abitazioni. Insomma, un’area densamente frequentata soprattutto durante il giorno. «Del resto - riprendono i responsabili del maneggio -, siamo una realtà importante per l’intero territorio con la presenza nelle nostre scuderie di una trentina di cavalli. Così, sono centinaia i ragazzini che, accompagnati dai genitori, frequentano la struttura. E con l’ormai prossimo arrivo della bella stagione l’afflusso è destinato ad aumentare ancora di più. La vista delle siringhe e dei fazzoletti sporchi lungo il percorso verso il maneggio, tuttavia, non depongono certo a favore delle nostre attività». In realtà, quello delle siringhe è un fenomeno che pare aver ripreso piede a Melegnano. Una quindicina di giorni or sono, ad esempio, una mattina i vigili urbani ne hanno rinvenute ben undici lungo via Zuavi, strada che collega il cuore della città alla locale stazione ferroviaria. «Senza contare - incalzano i residenti della cascina Martina - che i bambini potrebbero pure pungersi, con gravi rischi per la loro salute». Di qui l’appello rivolto alle forze dell’ordine: «Auspichiamo una vigilanza più puntuale nella nostra zona, che nelle ore notturne risulta tutto sommato isolata». Ma gli abitanti colgono l’occasione per incalzare anche l’amministrazione: «Perché l’impressione è quella che la nostra zona sia un po’ dimenticata dalle istituzioni. Per il futuro, quindi, ci auguriamo una maggiore attenzione».

(tratto da "il Cittadino" del 26 gennaio 2008)