I tecnici dovranno appurare le cause
dell’impennata di tumori alla vescica che interessa la città
Via all’inchiesta sull’ex Saronio
La regione ha istituito una speciale commissione
«La regione ha istituito una commissione tecnica d’indagine per scoprire le
cause dei tumori alla vescica a Melegnano». Ad annunciarlo è il sindaco Vito
Bellomo, che prende posizione su un argomento di stretta attualità. Perché i
dati consegnati al Pirellone a fine 2007 da Edoardo Bai, responsabile della
medicina del lavoro dell’Azienda sanitaria locale, non sono per nulla
confortanti: «Dal 2000 al 2006 - ha rivelato infatti Bai -, a Melegnano i casi
di tumore alla vescica sono esattamente due volte e mezzo per gli uomini e una
volta e mezzo per le donne superiori alla media regionale». Come dire che per un
caso di tumore a livello regionale, a Melegnano ve ne sarebbero stati due e
mezzo per gli uomini e una e mezzo per le donne. «Il doppio, insomma - ha
esemplificato Bai -, facendo la media tra i due sessi».
Sta di fatto che la regione è corsa immediatamente ai ripari, come conferma lo
stesso Bellomo: «Il Pirellone ha predisposto una commissione ad hoc per fare
piena luce sulla vicenda, che sarà presieduta da Luigi Macchi, responsabile
regionale per le emergenze sanitarie, e sarà composta dai tecnici della regione,
dell’Asl, dell’Arpa e dell’università di Milano. L’organismo, cui sin d’ora
assicuriamo la massima collaborazione, avrà il compito di tracciare un identikit
preciso ed approfondito delle vittime dei tumori a Melegnano. In particolare,
l’indagine dovrà appurare la natura e le cause dei tumori, ma anche da quanti
anni i malati vivono in città e distinguerli a seconda delle varie aree di
residenza». Sul banco degli imputati ancora una volta le famigerate ammine
aromatiche, che sino al 1966 l’industria chimica Saronio utilizzava nello
stabilimento di Melegnano senza alcuna prevenzione nei confronti dello sviluppo
di vapori e polveri.
È pur vero, però, che la Saronio ha chiuso i battenti più di 40 anni orsono.
Pertanto, Bellomo invita a muoversi con i piedi di piombo: «Lasciamo lavorare la
commissione tecnica prima di giungere a conclusioni affrettate - fa sapere il
sindaco -. Solo al termine dell’indagine sarà possibile formulare una qualche
ipotesi, anche perchè possono essere molteplici i fattori scatenanti i tumori.
Nel frattempo, dopo le ultime verifiche di Asl e Arpa, entro
fine mese prenderà avvio una campagna di monitoraggio nell’area ex Saronio, che
verificherà la possibile evaporazione di benzene in una ventina tra garage e
seminterrati, orti e fabbricati artigianali. Anche in questo caso garantiamo
agli enti competenti la massima disponibilità, come del resto già avvenuto.
D’altra parte, il primo compito di un’amministrazione è la tutela della salute
dei propri cittadini». Bellomo, infine, si mostra cauto sul complesso
residenziale che, dopo l’avvenuta bonifica, dovrebbe sorgere nel cuore dell’area
ex Saronio: «Siamo nella fase istruttoria, ma non abbiamo ancora deciso nulla».
(tratto da "il Cittadino" del 12
gennaio 2008)