Secondo il vicesindaco melegnanese i tempi per
l’intervento si stanno dilatando troppo rispetto a quanto inizialmente previsto
Caserma, il comune teme la retromarcia
Lupini: «Subito un incontro per garantire la nuova
sede dei pompieri»
Sulla caserma dei vigili del fuoco palazzo Broletto vuole vederci chiaro. Non se
ne parla da tempo, e la paura è quella di una clamorosa retromarcia. «Proprio in
questi giorni - argomenta Enrico Lupini, vicesindaco con delega all’urbanistica
-, abbiamo inviato una lettera alla provincia di Milano per fissare un vertice
al più presto. Perché i tempi si stanno allungando sempre più». Del resto, è già
da un paio di anni che si parla di una caserma dei pompieri nei pressi della
zona artigianale di Melegnano. Il ministero dell’Interno e palazzo Isimbardi
hanno infatti deciso di dotare l’area sudmilanese di un centro unificato di
soccorso costituito da una caserma di vigili del fuoco e da un presidio della
protezione civile. E la scelta è ricaduta proprio su Melegnano, comune
proprietario di un’area di circa 5mila metri quadrati con destinazione
urbanistica a ridosso del casello dell’Autosole Milano-Napoli, in fregio alla
provinciale Binasca ed in prossimità della via Emilia. La zona è stata giudicata
idonea ad ospitare il polo, sia perchè localizzata in prossimità delle
principali arterie stradali sia per le dimensioni che ne soddisfano le esigenze
funzionali.Ma nell’operazione è coinvolto anche il comune di San Giuliano, i cui
confini insistono sul territorio in questione. In sostanza, l’intervento prevede
la realizzazione di una caserma dei vigili del fuoco comprendente un presidio
della protezione civile e la sistemazione delle strade di collegamento tra
l’area ospitante il complesso e la provinciale Binasca.Così, tra la fine del
2006 e l’inizio del 2007 è stato approvato un protocollo d’intesa tra le parti
interessate per definire le varie competenze. «Il comune di Melegnano cederà la
proprietà dell’area a palazzo Isimbardi - riprende Lupini -, che finanzierà
l’operazione con risorse proprie, e realizzerà le opere necessarie per agevolare
l’accesso dei mezzi di soccorso nella zona. Melegnano e San Giuliano, poi,
dovrebbero attuare le varianti urbanistiche necessarie ed avviare le procedure
per le rettifica dei confini a nord di Melegnano». Sta di fatto che al
protocollo d’intesa sarebbe dovuto seguire un accordo di programma, di cui però
ad oggi non vi è traccia. Di qui la presa di posizione di palazzo Broletto:
«Vogliamo avere chiarimenti sull’esatta tempistica dell’intervento». Da fonti
provinciali si apprende che l’operazione è inserita nel piano opere pubbliche
del prossimo biennio. «Ne parleremo durante il summit con l’amministrazione di
Melegnano»
(tratto da "il Cittadino" del 22
novembre 2007)