Domenica presidio
Ex Saronio,  si coinvolge il ministero dell’Ambiente

Un presidio, un consiglio comunale aperto e una lettera al ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio sull’inquinamento dell’acqua potabile a Melegnano.Verdi, Rifondazione comunista, Sinistra democratica e Comunisti italiani domenica mattina saranno in piazza, davanti al comune, per un presidio informativo sulla vicenda dell’ex Saronio.In preparazione del consiglio comunale aperto di lunedì prossimo a Melegnano, le quattro forze politiche e i gruppi consiliari di minoranza (“Melegnano città aperta” e Rifondazione) incontreranno i cittadini per presentare le loro proposte. «I cittadini hanno il diritto di conoscere come stanno le cose - affermano Pietro Mezzi (Verdi), Gabriele Martinenghi (Rifondazione), Sergio Goglio (Sinistra democratica) e Massimo Stroppa (Comunisti italiani) e i due capigruppo consiliari di minoranza, Maurizio Margutti e Tommaso Rossi -. Per questo saremo in piazza a far conoscere le nostre ragioni. Non escludiamo, dopo il consiglio comunale aperto, di organizzare un’altra iniziativa pubblica». Le minoranze chiedono al sindaco Vito Bellomo di affrontare con determinazione questo difficile caso.
A Melegnano da anni, fa sapere l’assessore provinciale Pietro Mezzi, in un comunicato, «esiste un problema di grave inquinamento nel territorio dove fino al 1963 ha operato l’industria chimica Saronio. Si tratta di una compromissione che intacca la falda e i pozzi dell’acqua potabile. Dallo scorso luglio il fenomeno si è aggravato con elevati valori di presenza delle pericolose ammine aromatiche nelle acque dei pozzi». L’assessore ha coinvolto con una lettera il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio chiedendo di «attivare le strutture tecniche ministeriali per risolvere al più presto questa emergenza sanitaria e tranquillizzare la popolazione». C. V.

(tratto da "il Cittadino" del 17 novembre 2007)