«Centro di documentazione sulla vicenda della
Saronio»
Sull’inquinamento all’ex Saronio l’apertura di un centro di documentazione. A
richiederlo sono i gruppi consiliari di Melegnano città aperta (Sinistra
democratica e Verdi, rappresentati da Maurizio Margutti, Pietro Mezzi e Federica
Dallabora), insieme a Rifondazione comunista guidata da Tommaso Rossi. Da circa
un mese, però, anche l’esponente del Partito democratico Nicola Borzi è
impegnato a raccogliere documenti. Quest’ultimo ha aperto anche un blog,
all’indirizzo nicolaborzi.blogspot.com, nel quale si possono leggere già alcuni
di questi documenti. I gruppi all’opposizione, che si sono incontrati il 30
ottobre, insieme ai consiglieri comunali e ai tecnici di Asl, Arpa, Mea e
provincia impegnati sul fronte Saronio, manifestano soddisfazione per l’esito
del tavolo.
«L’incontro - fanno sapere in un comunicato Melegnano città aperta e
Rifondazione - è stato utile per comprendere meglio la situazione
dell’inquinamento della falda e di alcune parti del sottosuolo. Come richiesto
verrà convocato un consiglio comunale aperto il 19 novembre. La questione desta
preoccupazione e per questo l’informazione ai cittadini deve essere chiara e
trasparente, senza creare allarmismi ingiustificati. Abbiamo chiesto che venga
redatta una relazione semplice ed esaustiva, che dovrebbe essere resa pubblica
prima del consiglio aperto. Il sindaco e i tecnici hanno assicurato che non vi
sono pericoli immediati, ma tutti concordano sulla necessità di intervenire per
analizzare l’entità del fenomeno e per procedere alla messa in sicurezza e al
disinquinamento dell’ex Saronio, oggi bonificata solo nella parte dell’ex Luna
Park, per prevenire il possibile diffondersi degli inquinanti. Ci siamo già
mossi per ottenere l’interessamento del ministero dell’Ambiente, perché dia un
supporto scientifico ed economico».
Il sottosegretario Gianni Piatti, dal canto suo, assicura che
«quando ci sono situazioni gravi il ministero può collaborare, nel rispetto però
delle competenze locali».
Il comitato ovest di cittadini, per bocca del suo segretario Giulio Delle Serre
manifesta preoccupazione: «L’anno scorso si sono chiuse le operazioni di
bonifica - ricorda -; avevamo chiesto i documenti sul collaudo finale, ma non ci
sono ancora stati trasmessi. Secondo noi le infiltrazioni nei pozzi potrebbero
dipendere anche dalle movimentazioni della bonifica. Come comitato però non
possiamo dirlo, dobbiamo aspettare che i dati vengano incrociati».
Dell’argomento si era parlato a gennaio 2006, in una seduta della terza
commissione riunitasi davanti ad Arpa, Asl e Altea.
(tratto da "il Cittadino" del 3
novembre 2007)