L’opera verrebbe realizzata nella periferia
ovest di Melegnano per contenere definitivamente i veleni dell’ex Saronio
Ammine nei pozzi, pronti 20 milioni
L’annuncio del sindaco: «Il Pirellone finanzierà la
barriera idraulica»
«La regione Lombardia è pronta a stanziare 20 milioni di euro per risolvere il
problema dell’acqua a Melegnano». Ad annunciarlo è il sindaco Vito Bellomo, che
interviene così direttamente sull’argomento. «Nei giorni scorsi - rivela Bellomo
-, durante l’ennesimo summit con gli organismi competenti in materia, abbiamo
nuovamente sollecitato il Pirellone ad intervenire».
La vicenda risale a fine settembre, quando l’Asl ha rilevato la presenza delle
famigerate ammine aromatiche in due pozzi cittadini, che si trovano nella
periferia ovest di Melegnano, zona dove sino a metà degli anni Sessanta era
attiva la chimica Saronio, industria che produceva sostanze inquinanti. «I due
pozzi - chiarisce Bellomo - erano già chiusi da tempo, ma sono stati
completamente disattivati. Ebbene, finalmente la regione si è detta disponibile
ad investire sino a 20 milioni di euro per porre rimedio all’emergenza.
Il progetto prevede la realizzazione di una barriera idraulica nella periferia
ovest di Melegnano, il cui costo si attesterebbe sui 5 milioni di euro e che
salvaguarderebbe le falde dalle sostanze inquinanti. I restanti 15 milioni,
invece, sarebbero investiti per altri interventi, che avrebbero lo scopo di
porre un freno all’inquinamento nella zona». Per il resto, Bellomo mantiene una
certa cautela: «Certo, ora si tratterà di studiare il progetto sin nei minimi
dettagli, ma registriamo con piacere l’accelerazione impressa dagli enti
superiori». Pare infatti che la regione voglia coinvolgere nel progetto anche il
ministero dell’Ambiente. «Sempre nei giorni scorsi, inoltre - riprende il
sindaco -, abbiamo fatto il punto della situazione con il prefetto di Milano
Gianvalerio Lombardi, mentre a breve invieremo tutta una serie di informative
alle procure della Repubblica di Milano e Lodi, che saranno così chiamate a
vigilare sulla vicenda».
Nel frattempo, però, sostanze inquinanti sono state rinvenute anche in un terzo
pozzo cittadino, che si trova in tutt’altra zona rispetto all’area ex Saronio.
«Il pozzo - ribadisce Bellomo - è stato chiuso ed ora gli esperti della
provincia sono al lavoro per appurare da dove siano provenute le sostanze
inquinanti». Il sindaco replica quindi alle opposizioni, che nei giorni scorsi
hanno esortato palazzo Broletto a far piena luce sull’intera questione: «L’acqua
che sgorga dai rubinetti di Melegnano risulta potabile, mentre auspico la leale
e responsabile collaborazione delle minoranze, anche perchè si tratta di una
problematica che riguarda l’intera collettività».
Bellomo illustra infine i prossimi passaggi della vicenda: «Stiamo preparando un
manifesto da affiggere in città, che abbiamo deciso di condividere con le
opposizioni. E poi, entro la fine del mese di novembre sull’argomento
organizzeremo una tavola rotonda aperta alla cittadinanza e partecipata dagli
esperti di Asl, Arpa, Mea, regione e provincia di Milano. Ad ogni modo, in caso
di mancato accordo con le opposizioni, sarà la mia maggioranza a dettare la
tempistica dei vari appuntamenti».
(tratto da "il Cittadino" del 23
ottobre 2007)