Legambiente e Borzio preoccupati perché si era
attinto per due mesi dal “Monti 1”
ma mancano le ultime controanalisi
Ex Saronio, controlli a tappeto sui pozzi
Il sindaco rassicura: «L’acqua che scende dai
rubinetti si può bere»
Giallo sull’acqua potabile di Melegnano e in particolare su quella erogata dal
Monti 1, attualmente chiuso. A luglio erano partite le verifiche dei pozzi e a
settembre sono stati comunicati i risultati: presenza di ammine. Secondo la Mea
però quei dati non erano veri, c’era stato qualche vizio nel prelievo. Per
sicurezza, intanto, all’inizio di ottobre, il pozzo è stato scollegato.
Nel frattempo Asl e Mea hanno fatto ripartire delle nuove analisi. Quelle dell’Asl
sono già arrivate e confermano i dati di prima, cioè la presenza di inquinanti
nel Monti 1. Attesa a giorni la contro verifica della società di gestione
dell’acqua che si è appoggiata ai laboratori del Cap gestione.
«Ora - assicura il sindaco Vito Bellomo - l’acqua che esce dai rubinetti di casa si può bere tranquillamente. Le situazioni che davano dei problemi sono state scollegate». Resta però il giallo per quelli che da luglio a settembre hanno bevuto l’acqua del Monti 1. È o non è inquinata? «Non rilascio più dichiarazioni - sbotta il direttore della Mea Paolo Bassi - mi sono stancato».
Giulietta Pagliaccio però, rappresentante del circolo locale di Legambiente si mostra preoccupata: «Dai dati che ho in mano sembrerebbe di sì, che da luglio a settembre, abbiamo bevuto l’acqua del Monti 1 che poi i dati dell’Asl hanno definito inquinata - dice l’ex assessore -; mi preoccupa, inoltre, il lasso di tempo tra il rilievo dei dati e la comunicazione. Mi preoccupa anche se non so dove è stata la falla. Ora mi auguro che si stia procedendo bene. Immagino e spero anche che si faccia chiarezza pubblicamente su questa vicenda. Invito a organizzare un consiglio comunale aperto, o comunque un’altra iniziativa pubblica. Personalmente, continuo a bere l’acqua del rubinetto, senza problemi. Per quanto riguarda le cause, siamo in attesa di capire; come Legambiente seguiamo con attenzione la vicenda».
Il sindaco Vito Bellomo è disponibile a dare dei chiarimenti. «Il campionamento dell’Arpa - dice - si è chiuso tra il 13 e il 14 settembre. Quindi nessuno sapeva che il Monti 1 era inquinato. Io prendo atto dei dati, poi l’ho saputo addirittura dopo. Abbiamo comunque organizzato un tavolo di confronto con Arpa, regione, provincia e comune di Cerro. Per quanto riguarda il progetto di costruire una barriera idraulica, sarà oggetto di confronto la prossima settimana. Intanto il messaggio deve essere chiaro: i cittadini di Melegnano adesso bevono acqua pulita».
I pozzi aperti sono Monti 2, Lazio e Lombardia, mentre ad
essere stati scollegati in questi mesi sono, oltre al Monti 1, anche Giardino e
Cervi. Nicola Borzi, esponente del tavolo di costituzione del Partito
democratico, si mostra critico: «Dopo la conferma delle controanalisi effettuate
dall’Asl di Milano 2 sull’effettivo inquinamento del pozzo Monti 1 da ammine -
commenta - è ancora più necessario accelerare l’iter di presentazione alla
magistratura di un esposto che chieda ai giudici di fare luce su tre passaggi di
questa vicenda: il primo riguarda i tempi, due mesi, con cui l’Asl ha comunicato
a comune e Mea l’esito delle analisi effettuate a fine luglio, che rivelavano
l’inquinamento: per due mesi l’acqua del Monti 1 ha continuato ad essere bevuta
dai melegnanesi. Il secondo, che riguarda l’area ex Saronio, è contro ignoti,
per aver messo a rischio la salute pubblica. Il terzo riguarda una valutazione
di ordine penale sulla correttezza di tutto l’iter amministrativo sulla
situazione urbanistica dell’ex Saronio, bonifica compresa».
C. V.
(tratto da "il Cittadino" del 12
ottobre 2007)