Cerro - L’autorità sanitaria intanto sta
aspettando i risultati delle analisi effettuate sui terreni occupati dagli arti
Ex Saronio, sotto esame i pozzi privati
L’Asl Milano 2 dà il via ai controlli dell’acqua
utilizzata nelle cascine
Quindici pozzi di Cerro sotto la lente dell’Asl e della provincia di Milano. Per
controllare che l’acqua non sia inquinata. «Da lunedì - spiega il direttore del
dipartimento di prevenzione dell’Asl di Milano 2 Maurizio Montanelli - passeremo
al setaccio una quindicina di pozzi privati. Si tratta di pozzi utilizzati nelle
cascine, in campagna, non collegati alla rete idrica cittadina». L’iniziativa
rientra nella campagna dell’Asl, con l’obiettivo di esaminare la situazione
legata all’inquinamento conseguente all’attività della ditta chimica Saronio,
nei comuni di Melegnano e Cerro. Non più tardi dello scorso luglio l’Asl aveva
sollevato il problema denunciando, nel corso di un incontro in regione, come la
«falda superficiale del comune di Melegnano che prosegue in direzione del comune
di Cerro risulta fortemente inquinata, almeno fino al setto argilloso che separa
la falda superficiale da quella tradizionale. Gli inquinanti presenti destano
forti preoccupazioni perché contengono ammine aromatiche, fra cui la benzidina e
la betanaftilamina, noti cancerogeni umani per la vescica». L’Asl però ha
evidenziato anche importanti quantitativi di benzene che è un noto cancerogeno,
oltre a cloroformio, diclorobenzene e cloronitrobenzene in concentrazioni anche
mille volte superiori ai limiti della soglia di contaminazione stabilita dalla
legge. «Abbiamo stilato l’elenco dei pozzi privati - spiega Montanelli -; la
prossima settimana, insieme al geologo della provincia faremo i prelievi in una
quindicina di cascine che utilizzano i loro pozzi, che hanno un pescaggio
superficiale. Per quanto riguarda Melegnano, stiamo facendo ulteriori controlli
sui casi più a rischio. Per il resto siamo in attesa degli esiti». La prossima
settimana, intanto, l’Asl incontrerà il comune di Melegnano per decidere dove
fare i controlli sull’inquinamento indoor, sostanzialmente quello provocato
dalle evaporazioni del benzene e degli idrocarburi in locali tipo cantine e
garage. «Anche per quanto riguarda la possibile contaminazione degli orti -
precisa Montanelli - stiamo preparando la documentazione da trasmettere all’Icps,
Centro internazionale per la sicurezza degli antiparassitari e la prevenzione
sanitaria, sulle sostanze da individuare».Il sindaco di Cerro Dario Signorini,
dal canto suo, si era già detto tranquillo per quanto riguarda il suo comune:
«Abbiamo chiesto ai cittadini che utilizzano pozzi privati di far fare le
analisi all’Asl e di mandarci i risultati - aveva detto -; gli esiti sono sempre
stati buoni. Le analisi vengono fatte spesso dal Cap e problemi non ci sono.
Siamo impegnati da anni su questo fronte e i pozzi funzionano solo con i filtri.
Quelli che utilizzano il pozzo in campagna hanno fatto le analisi per conto loro
e non ci sono mai stati esiti positivi».C.V.
(tratto da "il Cittadino" del 28
settembre 2007)