La lettera
Ex Saronio, due silenzi assordanti

Signor direttore, il terreno dell’area ex Saronio a Melegnano è una vera bomba ecologica che solo in parte già esplosa. Quel terreno, nonostante la ”bonifica” realizzata da poco, è pronto a scatenare ancora i propri veleni su chi vive intorno. Lo ha spiegato Cristina Vercellone in un bell’articolo sul ”Cittadino” del 15 settembre: «Secondo la relazione dell’Asl, ”le analisi rilevano anche la presenza di importanti quantitativi di benzene (fino a 660 microgrammi), altro noto cancerogeno umano”... ”anche la presenza di cloroformio, diclorobenzene, cloronitrobenzeni in concentrazioni anche di mille volte superiori ai limiti della soglia di contaminazione stabilita dalla legge”... Quello dell’acqua però non è l’unico problema generato dalla ex Saronio. Nei prossimi giorni l’Arpa di Milano darà il via anche ad analisi all’interno delle case, soprattutto in cantine e seminterrati per via del ”rischio non accettabile generato dal percorso dei vapori indoor derivati dalla falda superficiale. Tale rischio spiega Montanelli è dovuto al benzene e agli idrocarburi. Poiché negli anni, parte dell’ex Saronio e vaste aree circostanti sono state oggetto di edificazione industriale e residenziale, è necessario valutare il rischio costituito dal potenziale di evaporazione del benzene e degli idrocarburi negli edifici a cominciare da cantine e garage. Anche su questo aspetto interverrà l’Istituto superiore di sanità”».

Su questo ”lago di veleni”, come giustamente titolato dal Suo giornale, pesano due silenzi assordanti e vergognosi. Il primo, tombale silenzio viene dall’ex Sindaco nonché attuale assessore provinciale ”verde” Pietro Mezzi. Il dottor Mezzi guidava la sua seconda Giunta nel 2001 quando l’amministrazione di Melegnano varò la variante urbanistica con la quale il Comune di Melegnano dava il via alla lottizzazione dell’area ex Saronio. Non ha nulla da dire il dottor Mezzi? E sì che, come spiegava al ”Cittadino” del 15 settembre un altro ex sindaco, Nino Dolcini, «Il problema dell’inquinamento generato dalla ex Saronio è noto fin dai tempi dell’amministrazione Mezzi». Forse è appena il caso di ricordare che l’inquinamento da ammine e idrocarburi aromatici nell’area della Saronio era tristemente noto a Melegnano e nei dintorni da decenni: una indagine epidemiologica del 1977, cito ancora dal ”Cittadino” del 6 gennaio 2006, «registrava 38 casi di morte per tumori alla vescica tra gli ex dipendenti » della Saronio, «pari a 3 volte la mortalità media nazionale per tale malattia. All’origine dei tumori le famigerate ammine aromatiche, sostanze fondamentali nel processo produttivo dei coloranti per tessuti, a quanto pare impiegate nello stabilimento senza alcuna misura di prevenzione o protezione nei confronti dello sviluppo di vapori e polveri». Signor Mezzi, non ha nulla da dire al riguardo? Non crede di dover spiegare come è giunto a concepire la lottizzazione, anche a scopo residenziale, di un’area così altamente inquinata? Davvero un professionista della sua competenza, un verde della sua sensibilità poteva credere che bastasse la bonifica iniziata nell’estate 2005 a risanare un’area così compromessa sino al punto di prevedere la realizzazione di un complesso residenziale?
Non ha nulla da dire nemmeno il signor Margutti, assessore all’Urbanistica nella Giunta Dolcini, che al ”Cittadino” del 5 aprile 2006 dichiarava «Ovviamente i residenti dell’area saranno coinvolti, sia per quanto riguarda il piano di lottizzazione dell’area che per i risvolti di ordine viabilistico. Prossimamente è in calendario un vertice con le parti interessate per fare il punto della situazione».

Ma a inquietare ancora di più è il secondo silenzio, questo davvero incredibile. Mi riferisco al mutismo sul problema dell’attuale Giunta municipale, dal sindaco avvocato Vito Bellomo al vicesindaco Enrico Lupini, che ha le deleghe all’Urbanistica, Edilizia Privata ed Edilizia Residenziale Pubblica. Bellomo e Lupini tacciono: nelle ultime settimane Bellomo e Lupini si sono cimentati in una sorta di gara fatta di dichiarazioni alla stampa su tutto lo scibile umano, una corsa a chi la spara più grossa, su temi che spaziano dalla sicurezza allo sport. Il duo lancia la ”partita del cuore”, si fa fotografare mentre scaccia i mendicanti e gli zingari dal mercato, mentre presenta ”Miss Melegnano 2007”, si mostra in pubblico in ogni occasione. Su questo tema, che riguarda la salute di migliaia e migliaia di loro concittadini, che viene portato a loro conoscenza dal suo giornale, signor Direttore, né il Sindaco né il vicesindaco e assessore di Melegnano hanno trovato la forza di dire sino a oggi una sola parola. Niente.

Silenzio assoluto. Tutto tace. Qui non ci sono miss da incoronare, non ci sono mamme da salutare, non ci sono fotografi per mettersi in posa, marziale o ginnica non si sa. Hanno proprio ragione a temere l’indifferenza dell’amministrazione cittadina i melegnanesi che hanno organizzato il Comitato Ovest. Avevano ragione in passato e ce l’hanno tutt'oggi. Chi domani vivrà nelle case costruite sull’area ex Saronio cosa respirerà? E chi vive lì attorno cosa respira tutti i giorni? Ma questo non fa testo. Chi è morto giace, chi è stato o sta al Broletto tace. Intanto chi costruisce, con una giunta ”verde” o con una giunta ”azzurra”, continua tranquillamente a fare il loro business.  Nicola Borzi  (visualizza la pagina del blog dove scrive della vicenda)


(tratto da "il Cittadino" del 27 settembre 2007)

 

Nicola Borzi  giornalista e cittadino di Melegnano si occupa della vicenda dell'ex Saronio sul suo blog

http://nicolaborzi.blogspot.com/

 

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