Parola di Mea: «Dal rubinetto scende solo  acqua pulita»

«La qualità dell’acqua di Melegnano? si può leggere ogni mese fuori dal municipio di piazza Vittoria. Nella bacheca degli avvisi abbiamo chiesto uno spazio proprio per esporre le analisi dell’acqua che va nelle case. Abbiamo cominciato a luglio e andremo avanti». Così Paolo Bassi, direttore generale di Mea Spa, la multiservizi che fra le altre attività di interesse pubblico gestisce anche l’acqua potabile, interviene sulla questione riaccesa dalla conclusione di nuove analisi dell’Arpa e dell’Asl 2: nella falda superficiale di alcuni terreni a ovest di Melegnano, quelli dove sino agli anni ’60 operava l’industria chimica Saronio, ci sarebbero ancora tracce dell’attività industriale. Ammine aromatiche, benzene, agenti potenzialmente cancerogeni in concentrazioni stimate dalle autorità sanitarie «sino a mille volte sopra i limiti di legge». Secondo Bassi «di fronte a queste notizie, peraltro fondatissime, occorre insistere sul fatto che l’acqua che i melegnanesi bevono non arriva più dalle falde superficiali, ma da strati assai più profondi e molto più puliti. L’ultimo pozzo inaugurato da Mea nel 2006, quello di viale Lazio, si spinge sino a 130 metri di profondità. E poi risulta al capo opposto della città rispetto alla ex Saronio». Il direttore rimarca infatti come «gli unici due pozzi ancora attivi nella zona ovest, quelli di via Cervi e via Giardino, sono stati declassati a fonti di approvvigionamento d’emergenza e comunque dotati di filtri al carbonio che bloccano l’eventuale contaminazione industriale». Seconda questione, non confondere i problemi: «Ogni tanto l’acqua di Melegnano presenta qualche aspetto sotto osservazione, ad esempio la concentrazione di ferro, ma dire questo è cosa ben diversa dal parlare di agenti tossici».

(tratto da "il Cittadino" del 26 settembre 2007)