I residenti: «I portalettere sbagliano anche casella». Gli uffici invitano ad avere un po’ di pazienza
Poste italiane, consegne nel caos
«Da un mese le lettere arrivano una volta ogni 10 giorni»

La posta arriva una volta ogni 10 giorni, ma i residenti della periferia ovest di Melegnano non ci stanno. A lanciare l’allarme è Luciana Poggiato, componente del comitato Ovest, organismo che raduna gli abitanti della zona al di là della stazione ferroviaria: «Da circa un mese a questa parte, il servizio postale ha ripreso a fare le bizze». I residenti avevano già sollevato la questione tre mesi orsono: «I settimanali, le lettere e le bollette non arrivano mai, con inevitabili disagi a carico degli utenti». La periferia ovest di Melegnano è un quartiere tipicamente residenziale distribuito lungo la zona industriale e le vie Togliatti e per Carpiano, che conta numerosi complessi condominiali per un totale di oltre 1.000 abitanti. Sta di fatto che, dopo la protesta di aprile, il servizio aveva ripreso a funzionare regolarmente: «È vero - confermano i residenti -. Abbiamo fatto presente la situazione alle poste, che avevano prontamente rimediato al disservizio con un postino efficiente». Sino ad un mese fa, quando tutto è tornato come prima: «Perché - tornano all’attacco gli abitanti - la posta ha ripreso ad arrivare con il contagocce». E alla frazione Martina, area che si trova al di là del cavalcavia dell’autostrada, va addirittura peggio: «Certo - incalzano i residenti della zona -, noi siamo in una posizione tutto sommato isolata, ma questo non giustifica il comportamento dei portalettere, che passano di qui una volta ogni dieci giorni e sbagliano persino la casella della posta. Così, dobbiamo rivolgerci ai vicini di casa per sapere se hanno ricevuto la nostra corrispondenza». Pare addirittura che un pacco sia stato in giro una decina di giorni prima di essere consegnato al legittimo destinatario. «Senza contare - riprendono furenti gli abitanti della Martina - che ci è capitato di trovare le buste aperte. E, quando si tratta di servizi bancari, la cosa può dare anche fastidio». I residenti provano comunque a giustificare in qualche modo il disservizio: «Tempo fa sono stati cambiati i numeri civici, che non coincidono con i nomi degli abitanti. Ma qualcosa andrà pur fatto, anche perché abbiamo dovuto pagare la mora su bollette arrivate in ritardo». L’ufficio postale di Zivido, responsabile del servizio, fa il punto della situazione: «Abbiamo avviato una totale riorganizzazione del servizio. Scusandoci per i disagi arrecati, chiediamo ai cittadini un po’ di pazienza».

(tratto da "il Cittadino" del 17 luglio 2007)