Bellomo ricorre contro Edison per la bonifica all’ex Saronio

Palazzo Broletto ricorre contro Edison. In questi giorni, la giunta guidata dal sindaco Vito Bellomo ha incaricato l’avvocato Francesco Borasi di Milano di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del Tar (Tribunale amministrativo regionale), che annulla il provvedimento contro Edison. Un paio di mesi orsono, infatti, il Tar ha annullato i provvedimenti con cui i comuni di Melegnano e di Cerro al Lambro obbligavano la Edison a far fronte alle enormi spese della bonifica dell’ex area Saronio. Perché i giudici amministrativi di Milano hanno ritenuto sì Edison successore a titolo universale dell’area, ma non più tenuta a rispondere della grave situazione di inquinamento della zona, nata dalla produzione di coloranti e aggressivi chimici ad uso bellico proseguita sino agli anni Sessanta. All’inizio degli anni Sessanta la storica industria chimica Saronio fu incorporata nell’Acna Spa, che nel 1987 si fuse in Montedipe. Due anni dopo, però, Montedipe mutò nome in Compart Spa, che nel 1991 diventò Montecatini. Sino al 2003, quando Montecatini si fuse in Edison. «Le ragioni degli enti locali sono state sostanzialmente accettate - ha spiegato Borasi dopo la sentenza del Tar -, ma sono state sollevate questioni sulle vicissitudini nella proprietà dell’area». In particolare, il Tar ha ricordato la direttiva comunitaria sul danno ambientale, che determina la non retroattività delle proprie disposizioni per i danni in relazione ai quali siano passati più di trent’anni dall’evento che li ha causati». Di qui il ricorso al Consiglio di Stato per sbrogliare l’intricata matassa. Continua dunque la battaglia delle amministrazioni di Melegnano e Cerro, affiancate dalla regione Lombardia, contro la Edison Spa. Il primo atto impugnato dalla società per azioni risale proprio al 2003, quando il comune di Melegnano diffidò la Edison a bonificare le aree inquinate. L’azienda ha sostenuto tra l’altro di non essere tenuta ad applicare il decreto Ronchi sui rifiuti datato 1997, dal momento che l’inquinamento è precedente alla sua emanazione. E poi, è stato il ragionamento di Edison, non vi sarebbe prova che la contaminazione dell’area sia da attribuire alla storica proprietà dei terreni. Nel frattempo, la bonifica di una parte rilevante dell’ex area Saronio, peraltro destinata ad un insediamento residenziale, ha ottenuto il via libera definitivo da parte dell’Arpa (Azienda regione per la protezione ambientale ndr).

(tratto da "il Cittadino" del 13 luglio 2007)