Il comitato Ovest chiama la futura
giunta «Subito un vertice per l’area ex Saronio»
«Auspichiamo un vertice urgente tra la futura amministrazione e i cittadini per
chiarire una volta per tutte il giallo dell’ex area Saronio». Massimo Gori,
presidente del comitato Ovest, organismo che raduna i residenti della zona al di
là della stazione, non nasconde una certa preoccupazione. Il motivo è presto
detto. Nei giorni scorsi il Tar ha annullato i provvedimenti con cui i comuni di
Melegnano e di Cerro al Lambro obbligavano la Edison a far fronte alle enormi
spese della bonifica dell’ex area Saronio. Perché i giudici amministrativi di
Milano ritengono sì la Edison successore a titolo universale dell’area, ma non
più tenuta a rispondere della grave situazione di inquinamento della zona, nata
dalla storica produzione di coloranti e aggressivi chimici ad uso bellico
proseguita sino agli anni Sessanta. In particolare, il Tar ha ricordato la
direttiva comunitaria sul danno ambientale, che determina la non retroattività
delle proprie disposizioni per i danni in relazione ai quali siano passati più
di trenta anni dall’evento che li ha causati. Sarà quindi necessario un
ulteriore ricorso, stavolta al Consiglio di Stato, per sbrogliare l’intricata
matassa.
Sempre in questi giorni, poi, la provincia di Milano ha avviato tutta una serie
di controlli sulle acque della zona. «Certo - hanno provato a rassicurare i
tecnici di palazzo Isimbardi -, si tratta di controlli periodici, ma non è un
mistero che le falde acquifere più superficiali siano inquinate». È pur vero che
recentemente la bonifica di una parte rilevante dell’ex area Saronio, peraltro
destinata ad un insediamento residenziale, ha ottenuto il nulla osta dell’Arpa
(Agenzia regionale per la protezione ambientale). Ma tra gli abitanti della zona
rimane l’allarme. «Ecco perché - spiega Gori - chiediamo alla forze politiche
che a breve si insedieranno a palazzo Broletto un vertice urgente con gli
abitanti della zona per discutere la questione. Senza dimenticare i progetti per
migliorare la vivibilità del nostro quartiere».
(tratto da "il Cittadino" del 26
maggio 2007)