Avviato un esame nella periferia ovest, intanto i residenti denunciano un disagio
La provincia controlla le falde, ma al Cipes torna l’acqua gialla

La provincia di Milano controlla l’acqua della periferia ovest di Melegnano. In questi giorni, infatti, palazzo Isimbardi sta installando una decina di piezometri, pozzetti di controllo della falda acquifera, in una decina di punti dell’area compresa tra via Per Carpiano e la zona industriale. «Perché - fanno sapere alcuni tecnici della provincia di Milano - le falde acquifere superficiali, che comunque non sono ad uso potabile, sono interessate da fenomeni di inquinamento». Del resto, sino alla seconda metà degli anni Sessanta nella zona era attiva la chimica Saronio, industria che a quanto pare impiegava senza alcuna protezione le famigerate amine aromatiche. L’ex area Saronio è stata comunque sottoposta ad un’accurata operazione di bonifica, che in questi giorni ha ottenuto il via libera dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale).
D’altra parte, anche i tecnici di palazzo Isimbardi smorzano i toni: «Si tratta di controlli periodici nelle zone più sensibili della provincia». Sta di fatto che l’intervento si concluderà solo a fine estate: «Ci metteremo una quindicina di giorni per compiere le operazioni di scavo - confermano i tecnici - prima di avviare i campionamenti in collaborazione con Arpa». Nel frattempo, i residenti del Cipes, quartiere che si trova proprio nella zona teatro degli scavi, lamentano di nuovo la presenza di acqua colorata: «La scorsa settimana dai rubinetti delle nostre case è tornata a sgorgare acqua giallognola». Il complesso residenziale del Cipes è composto da otto palazzine, per un totale di circa 400 abitanti. In realtà, già lo scorso anno gli abitanti della zona avevano rilevato tracce di acqua giallognola. In quel caso Mea, società adibita al servizio acqua di Melegnano, aveva rassicurato gli abitanti. E anche in questo caso Paolo Bassi, attuale direttore generale Mea, getta acqua sul fuoco: «A Melegnano la qualità dell’acqua è certamente buona. Il colore giallo è dovuto a sbalzi di pressione del tutto periodici. Certo, l’acqua del pozzo Monti che serve il Cipes presenta qualche traccia di ferro, che comunque sono al di sotto dei limiti di legge previsti. In ogni caso, stiamo studiando alcune misure per eliminare anche questo disagio. Non appena avremo le idee più chiare, non esiteremo a spiegare alla popolazione locale gli interventi previsti e i tempi di attuazione». L’ultima battuta di Bassi è per la “Casa dell’acqua” di Tasm. Il progetto, che prevede un punto di erogazione di acqua gassata o naturale libera a tutti, potrebbe presto essere introdotto anche a Melegnano. «Occorre trovare un’area per la casa e capire i reali costi a carico del comune - spiega Bassi -. Ne discuteremo con la prossima amministrazione».

(tratto da "il Cittadino" del 16 maggio 2007)