In attesa di bretelle e varianti, l’obiettivo
è quello di modificare la struttura della viabilità interna
Traffico, la ferita di Melegnano
Le ricette dei tre candidati per risolvere il
problema
Il problema più grave di Melegnano? Certamente quello della viabilità, non è un
segreto per nessuno. Del resto, la città è attraversata a est dalla via Emilia,
che conta un transito quotidiano stimato in circa 30mila veicoli.
E non sembra andar meglio a ovest, dove viale Repubblica collega le
trafficatissime provinciali Binasca e Santangiolina. Senza contare la Pandina e
la Cerca, anch’esse strade provinciali che sboccano entrambe a Melegnano. Ma
anche la viabilità interna alla città risulta perlomeno critica.
Ecco perché una parte rilevante del programma elettorale dei tre candidati
sindaci è dedicato proprio al tema della viabilità.
Elettra
Sabella, candidato sindaco di Ulivo, Italia dei valori e “Dalle primarie
il Partito democratico”, fa il punto della situazione: «In attesa della
realizzazione delle indispensabili e tanto attese infrastrutture, come la
bretella Cerca-Binasca e la variante Santangiolina-Binasca,
l’amministrazione dovrà apportare significative modifiche strutturali alla
viabilità esterna, al fine di rendere più fluido il flusso veicolare che
attanaglia la cerchia della nostra città. Mi riferisco a una modifica
strutturale della rotonda posta in prossimità del cavalcavia del Giardino in
viale Repubblica, con l’adozione di una rotatoria alla francese per rendere
più sicura l’immissione dei veicoli in uscita da Melegnano sulla provinciale per
Sant’Angelo. E poi, abbiamo in progetto una rotatoria in corrispondenza
dell’attuale intersezione semaforica con le vie Repubblica-Origoni-strada per
Carpiano (Cipes,
ndr) e un’altra in corrispondenza dell’intersezione tra viale Repubblica
e via Morandi.
Sulla viabilità interna, invece, tra le altre cose realizzeremo una rotatoria in
corrispondenza dell’attuale intersezione semaforica formata dalle vie Predabissi,
Zuavi, Conciliazione e piazza IV Novembre, istituiremo il senso unico di marcia
in via Conciliazione, apriremo una strada di collegamento tra piazza XXV Aprile
a via San Francesco, renderemo pedonale e riqualificheremo piazza Garibaldi e,
in accordo con il ministero delle infrastrutture, predisporremo un secondo ponte
pedonale e ciclabile sul fiume Lambro.
Da ultimo, per rendere fruibile e in sicurezza gli spostamenti a due ruote
realizzeremo una rete di piste ciclabili».
Anche Vito
Bellomo, candidato sindaco del centrodestra, ha diverse proposte in
cantiere: «Realizzeremo la strada di collegamento tra via Pertini e piazza XXV
Aprile, predisporremo dossi per rallentare la velocità dei veicoli, progetteremo
la pista ciclabile lungo via Giardino, metteremo in sicurezza tutta la rete
stradale del centro abitato e delle periferie, riapriremo via Roma nei giorni di
mercato ai soli mezzi pubblici, riqualificheremo il sottopasso della stazione
ferroviaria e rafforzeremo il trasporto pubblico urbano garantendo il
servizio anche in agosto».
Un capitolo è dedicato anche alla viabilità esterna. «Riqualificheremo e
realizzeremo una pista ciclopedonale lungo il tratto urbano della via Emilia, ci
batteremo per i collegamenti tra le provinciali Binasca e Cerca e tra la via
Emilia e la Santangiolina e realizzeremo una rotatoria all’incrocio
tra via Rizzi e la Binasca nella zona industriale. In collaborazione con i
comuni limitrofi, la provincia e la regione, tenteremo infine di individuare
altre modalità di trasporto pubblico o privato utili a ridurre drasticamente i
problemi del traffico e ci impegneremo per accelerare in città l’avvio della
metropolitana leggera».
Sulla vicenda interviene anche
Maurizio Margutti,
candidato sindaco della sinistra locale e della formazione denominata
“Partecipazione è democrazia”: «Il tema deve essere affrontato con realismo e
con interventi immediatamente fattibili, perché il problema è la riduzione del
traffico di attraversamento e la sicurezza dei cittadini. Pertanto, propongo
trasporti su ferro e su gomma e garantisco l’impegno a riconsiderare il sistema
viabilistico extraurbano con particolare attenzione ai quartieri periferici
Montorfano, Pallavicina e Cipes. Punteremo alla realizzazione della
bretella nord, della variante alla Santangiolina e della rotatoria al
confine con Cerro al Lambro sempre sulla Santangiolina, chiedendo alla
provincia di Milano attenzioni progettuali, mitigazioni ambientali e
concertazione con i comuni interessati. Diciamo invece no ad autostrade che
devastino il nostro territorio, già sin troppo segnato dalle infrastrutture».
Capitolo viabilità urbana. «Moderazione del traffico, percorsi ciclopedonali
sicuri, razionalizzazione degli incroci, rotatorie, rifacimento di asfalti e
marciapiedi, collegamenti stradali come quello tra via Pertini e piazzale della
stazione e quello tra la Binasca e la zona industriale, riqualificazione
dell’Emilia e di via Repubblica. Sono questi gli interventi più urgenti.
Occorre poi realizzare uno studio di fattibilità per razionalizzare la viabilità
interna e i collegamenti esterni. Senza dimenticare le politiche a favore della
mobilità sostenibile, con l’obiettivo di rendere più vivibile la città e
migliorare la qualità dell’aria».
(tratto da "il Cittadino" del 16
maggio 2007)