Discariche a cielo aperto nell’area industriale
Gli artigiani melegnanesi adesso si ribellano

L’area industriale è sempre più una discarica a cielo aperto, e Claudio Agosti chiama in causa la Mea e l’amministrazione comunale di Melegnano. «Perché - attacca Agosti, presidente dell’Apam (Associazione provinciale artigiani milanesi) - la situazione è diventata davvero insostenibile». Attualmente nella zona al di là di viale della Repubblica operano un centinaio di aziende, ciascuna delle quali conta tra i 5 e i 20 dipendenti. «Durante la notte e nelle festività - incalza Agosti - l’area industriale non è sottoposta ad alcun tipo di controllo. Così, sono davvero tanti coloro che ne approfittano per gettare nella zona immondizia di ogni tipo. Anche stamattina (ieri per chi legge ndr) ci siamo ritrovati una camionata di rifiuti abbandonata in mezzo alla strada. Penso a divani, materassi, scarpe e chi più ne ha più ne metta. A questo punto, dunque, gli imprenditori di via Rizzi minacciano di portare l’immondizia davanti a palazzo Broletto. Certo, sinora li ho dissuasi, ma non so sino a quando sarò in grado di farlo». Agosti non risparmia neppure la Mea (società a maggioranza comunale deputata alla pulizia cittadina): «Recentemente abbiamo ricevuto la visita di un funzionario di Mea, secondo cui la pulizia di via Rizzi non è di competenza dell’azienda comunale. Ma le vie per Carpiano, Santi ed Allende sono certamente pertinenza di Mea. Come mai allora anche queste strade sono regolarmente disseminate da montagne di rifiuti? Tanto più che l’amministrazione di Melegnano continua ad incaricare Mea della pulizia delle strade». Dopodiché, Agosti solleva un’altra questione: «Ritengo che per risolvere davvero il problema sia necessario adeguarsi alle esigenze dei cittadini e tenere aperte le piazzole ecologiche del territorio il sabato pomeriggio». L’ultima battuta è sui rapporti tra amministrazione e Mea: «Spetta a palazzo Broletto - conclude Agosti - e non certo ai cittadini o agli imprenditori che operano nell’area, chiarire se la pulizia della zona industriale competa oppure no all’azienda municipalizzata».

(tratto da "il Cittadino" del 24 aprile 2007)