L’assessore Santi: «Così miglioreremo i quartieri»

«Caro Santi, anche i nostri quartieri hanno bisogno d’aiuto!». Diversi residenti di Melegnano sono sul piede di guerra. Il motivo è presto detto. Luigi Santi, assessore ai lavori pubblici del comune, ha annunciato tutta una serie di interventi in città: «Con una recente delibera - ha fatto infatti sapere l’assessore - la giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per l’esecuzione di circa 250mila euro di opere stradali, finanziate con mutuo dalla Cassa depositi e prestiti. In particolare, interverremo su via Giardino, con il completo rifacimento dei marciapiedi, del fondo stradale e dell’impianto di pubblica illuminazione. E quindi, completeremo il secondo tratto di viale Lombardia, secondo le tecniche già utilizzate in via Campania e nel primo tratto della stessa strada. Realizzeremo insomma un percorso ciclabile, rimoduleremo i parcheggi, creeremo una serie di dossi morbidi, installeremo nuovi lampioni antinquinamento luminoso e metteremo a dimora le piantumazioni». Ma Claudio Piloni, vicepresidente del comitato Ovest, rimane perplesso: «Perché - incalza Piloni - anche la periferia ovest di Melegnano si presenta in condizioni disastrose. Recentemente, ad esempio - ironizza il vicepresidente del comitato Ovest -, nella nostra zona palazzo Broletto ha installato un lampione fotovoltaico, che però assomiglia ad una lampada abbronzante talmente è debole. Senza contare la manutenzione del verde, che lascia alquanto a desiderare». Dopodiché, Piloni solleva la questione sicurezza: «In via Monsignor Bianchi, subito dopo il sottopasso ferroviario per intendersi, ad una donna sono state rubate tre auto nel giro di sei mesi. La zona, inoltre, è diventata una vera e propria discarica a cielo aperto». Ad alzare la voce sono anche i residenti di via Dezza, quartiere tipicamente residenziale con la presenza di numerosi esercizi commerciali: «Quando per la strada transitano i mezzi pesanti - commentano gli abitanti - ci trema addirittura la casa perché i tombini sono sprofondati».

(tratto da "il Cittadino" del 13 aprile 2007)