In stazione l’illuminazione non garantisce la
sicurezza
La scarsa illuminazione in stazione scatena l’ira dei pendolari. «Perché -
tuonano i viaggiatori - in stazione l’illuminazione è davvero carente, con
inevitabili rischi legati alla sicurezza». D’altra parte, non più di un mese
orsono nottetempo un manipolo di ladri ha tentato di prendere d’assalto il
bar-tabaccheria della stazione. In quel caso, solo il provvidenziale intervento
del capostazione ha evitato guai peggiori. Gli abitanti di Melegnano sollevano
quindi un’altra questione. «L’illuminazione risulta carente anche nel sottopasso
ferroviario che collega il centro alla periferia ovest della città. E poi, sul
secondo binario, quello diretto a Milano per intendersi, manca l’obliteratrice e
non vi è neppure una tettoia che possa in qualche modo proteggere i pendolari
nel caso di avverse condizioni atmosferiche». I residenti di Melegnano, infine,
tornano a chiedere una maggior presenza di treni: «Non è possibile che dalle
8.30 alle 13.15 da Melegnano non transiti neppure un convoglio. Anche perché dal
primo luglio l’Atm dovrebbe sospendere il servizio per Melegnano». Recentemente,
il sindaco di Melegnano Nino Dolcini ha chiesto spiegazioni alla provincia di
Milano: «Da alcuni giorni - ha fatto sapere Dolcini - corrono insistenti voci
secondo le quali l’Atm si accingerebbe ad arretrare a San Giuliano il capolinea
dell’autobus 120». Sempre secondo tali indiscrezioni, a partire dal prossimo 1
luglio il collegamento Melegnano-San Donato M3 dovrebbe essere gestito dall’Agi
- Autoguidovie Italiane, che avrebbe vinto la gara di aggiudicazione. Così,
presa carta e penna, Dolcini ha scritto a Paolo Matteucci, assessore provinciale
alla viabilità, chiedendo conferma della notizia e sottolineando alcuni punti
comunque irrinunciabili per l’utenza locale. Ma anche i pendolari prendono
posizione: «Chiediamo un potenziamento dei treni, soprattutto la mattina».
(tratto da "il Cittadino" del 11
aprile 2007)