Ricciotti Tagliani interviene nella disputa
tra il comune e i gestori del luna park sfrattato dalla Fiera
«Ecco la vita grama dei giostrai»
Il decano degli esercenti: «Se non lavoriamo è un
disastro»
«Solo chi ci è nato può fare il giostraio». Ricciotti Tagliani ha 73 anni e per
più di 40 ha partecipato alla Fiera del Perdono di Melegnano. «Ricordo -
Tagliani scava nei ricordi di un passato ormai lontano - che all’inizio eravamo
nella centralissima piazza Matteotti, mentre poi ci siamo spostati alla
Maiocchetta, al Giardino e per 23 anni nell’area ex Saronio. Prima dell’esilio
di due anni orsono». Una vita non certo facile, quella di un giostraio. «Abbiamo
- conferma Tagliani - diversi nemici naturali. Penso al caldo soffocante e al
freddo pungente, all’inclemenza del tempo e all’ottusità di certi funzionari
comunali. E poi, lavoriamo giorno e notte senza orari di alcun tipo. Anche
perché - prosegue il decano degli esercenti degli spettacoli viaggianti - tutta
la famiglia lavora in un luna park. Così, i miei due figli, che hanno 50 e 52
anni, durante la Fiera del Perdono di tanti anni fa hanno frequentato la scuola
a Melegnano. Il mio nipotino, che di anni ne ha 10, è invece nato nell’ospedale
di Vizzolo Predabissi. Ora, però, la situazione di incertezza ci impedisce di
iscriverlo in una scuola di Melegnano. La mancata partecipazione alla Fiera del
Perdono, inoltre, avrebbe effetti deleteri per le nostre attività». D’altra
parte, sulla querelle che ormai da tre anni lo oppone a palazzo Broletto,
Tagliani non ha dubbi: «Una normativa dell’agosto 1995 - cita testualmente un
testo imparato a memoria - dice che i provvedimenti di revoca delle concessioni
di suolo pubblico adottati dai comuni per motivi di “pubblico interesse” debbono
essere immediatamente seguiti dalla concessione di altra area, in modo da non
arrecare grave danno agli esercenti degli spettacoli viaggianti. Già - obietta
Ricciotti Tagliani -, ma l’area ex Saronio non è più utilizzabile da due anni.
Eppure, ad oggi palazzo Broletto non ha ancora individuato una zona alternativa.
In particolare, quest’anno non tolleriamo il continua tiramolla
dell’amministrazione di Melegnano, che sinora non ha mostrato alcun rispetto nei
confronti delle nostre esigenze».
Tagliani fa quindi ritorno a Crema, dove attualmente è impegnato con la sua
giostra. «Ho un autoscontro per bambini, e non è certo semplice venire ormai un
giorno sì e l’altro pure a Melegnano per discutere di luna park. Ma lo faccio
volentieri perché sono in pensione, ma le giostre sono ancora la mia vita. Come
sempre, del resto».
(tratto da "il Cittadino" del 27
marzo 2007)