I residenti chiedono di essere coinvolti nel
progetto di riqualificazione dell’area
L’ex Saronio torna a nuova vita, ma la città vuole vederci
chiaro
Finalmente si alza il sipario sull’area ex Saronio. Dopo la chiusura della
chimica Saronio alla fine degli anni Sessanta, poco più di un anno fa nella zona
ha preso avvio un’attività di bonifica alla quale secondo le previsioni sarebbe
seguita la realizzazione di un complesso residenziale, oltre all’allestimento di
uno spazio verde e di un’area adibita a parcheggio.
Tutto è parso procedere regolarmente, ma a più riprese il Comitato Ovest,
organismo composto dai residenti della zona, ha mostrato preoccupazione per i
disagi connessi all’esecuzione dell’intervento di risanamento. Sta di fatto che
a metà luglio i lavori si sono conclusi. «La bonifica - ha comunque ribadito
allora l’amministrazione - dovrebbe essere completata in autunno, quando saranno
definitivamente terminati i collaudi». «Già - ha attaccato recentemente Massimo
Gori, presidente del Comitato Ovest -, ma da allora non abbiamo saputo più
nulla. Senza trascurare il fatto che siamo stati noi ad appoggiare convintamente
la realizzazione di un complesso residenziale.
Ora, però, chiediamo di essere direttamente coinvolti nel
futuro dell’area. Abbiamo ad esempio chiesto l’apertura di un presidio
farmaceutico, come pure sarebbe interessante creare nel quartiere tutta una
serie di servizi. Penso all’ambulatorio di un medico di base piuttosto che a
spazi per esercizi commerciali». Insomma, il Comitato Ovest vuole vederci
chiaro.
Tocca allora al direttore dei lavori Luciano Reich fare il punto della
situazione: «In questi giorni stiamo completando i collaudi in contraddittorio
con Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale, ndr)». Dopodiché,
Reich tranquillizza il Comitato Ovest: «Sinora Arpa non ci ha fatto alcun
appunto. Solo una piccolissima parte di terreno ha superato il limite
consentito. Perciò - prosegue il direttore dei lavori -, per questa zona Arpa ha
sollecitato un ulteriore controllo, che stiamo puntualmente eseguendo». Reich
illustra quindi il successivo iter di lavori: «Dopo il via libera da parte di
Arpa, toccherà alla provincia di Milano fare i controlli e rilasciare le
relative certificazioni». La provincia dispone di 90 giorni per svolgere queste
operazioni.
Facendo quattro conti, a meno di imprevisti peraltro sempre possibili, i lavori
per la realizzazione del complesso residenziale dovrebbero dunque prendere avvio
entro la primavera 2007.
Dopo l’area ex Broggi Izar, quindi, un altro pezzo di storia industriale locale
sta per tornare a nuova vita.
(tratto da "il Cittadino" del 15
novembre 2006)