DOVEVA ESSERE IN FUNZIONE DA IERI, TRENITALIA: «L’ADDETTO È MALATO»
La biglietteria è ancora chiusa: i pendolari vogliono l’apertura
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La biglietteria in stazione non apre, e il mistero si infittisce sempre più. Tutto ha avuto inizio lo scorso giugno, quando improvvisamente la biglietteria ha abbassato la saracinesca. «La biglietteria riprenderà regolarmente il servizio il 18 settembre», era il laconico commento affisso su un cartello in stazione. Sta di fatto che nel corso dei tre mesi estivi numerosi sono stati i cori di protesta per una situazione giudicata intollerabile. Sono centinaia infatti i melegnanesi che quotidianamente si servono del treno per recarsi a scuola piuttosto che nei luoghi di lavoro. Già, ma anche ieri la saracinesca era abbassata: la data del 18 è stato corretta in 25 con buona pace dei poveri pendolari. Da Trenitalia provano a fugare ogni dubbio: «Purtroppo l’addetto alla stazione di Melegnano è malato, e non abbiamo avuto possibilità di sostituirlo. Perciò, questa settimana la biglietteria rimarrà chiusa ». Ma il 25 settembre la biglietteria riaprirà sì o no? «Dovrebbe», rispondono da Trenitalia. Insomma, il tormentone continua. «In ogni caso è la successiva precisazione di Trenitalia , all’interno della stazione esiste un regolare punto vendita di biglietti». Giulietta Pagliaccio, assessore alla mobilità locale, non nasconde un certo malumore: «Abbiamo sollecitato le Ferrovie affinché anticipassero la riapertura della biglietteria, e invece ora veniamo a sapere che è stata addirittura posticipata di una settimana. A questo punto, non vorremmo si trattasse di una prorogatio infinita. Certo, non è il modo migliore di incentivare il trasporto ferroviario».

Nel frattempo il comitato Ovest, organismo composto dai residenti della zona attorno alla stazione, chiede maggiore illuminazione. «In particolare fanno sapere dal comitato ci riferiamo al marciapiedi che conduce da via Togliatti all’incrocio con viale Repubblica, scivoloso causa le tante foglie presenti sul manto stradale e disseminato di tutta una serie di avallamenti. Ecco perchè è la conclusione dell’organismo sollecitiamo una capillare illuminazione della zona».

(tratto da "il Cittadino" del 19 settembre 2006)