Melegnano, via Emilia vicino al collasso:
ogni giorno la attraversano 31 mila veicoli


Tutte le strade portano a Melegnano. Almeno a leggere un rapporto di Polinomia, che ha rilevato i flussi di traffico in città. Secondo lo studio, «sulla tratta urbana della via Emilia transitano circa 30 mila veicoli al giorno». Così negli anni sono aumentati in modo vertiginoso i flussi di traffico su Santangiolina e Binasca, arterie che collegano Melegnano rispettivamente a basso lodigiano e ai comuni del sud-ovest milanese.
Sta di fatto che, si legge nell’indagine, «lungo la Binaschina il traffico giornaliero medio è passato dai 23 mila veicoli del ‘94 agli oltre 31 mila del 2002, con un incremento del 34 per cento. Sulla Santangiolina invece il volume rilevato nel 2002 era di 21 mila veicoli al giorno, con un incremento del 9 per cento rispetto al ‘99». E non è finita qui. Perché, ribadisce impietoso il rapporto, «l’asse gravato dai maggiori volumi di traffico è l’autostrada del Sole, che in corrispondenza della barriera di Milano Sud ha conosciuto un rilevante incremento di traffico (più 38 per cento dal ‘92 al 2002), passando da 54 a 74 mila veicoli al giorno».
Insomma, una situazione allarmante. Che fare allora? Maurizio Margutti, vicesindaco con delega alla viabilità sovraccomunale, sembra avere le idee chiare. «L’ormai prossima realizzazione della bretella Cerca-Binasca alleggerirà il traffico transitante sulla via Emilia, che potrebbe divenire un’arteria di carattere comunale». Ma a che punto è la bretella? «Entro quest’anno - chiarisce Margutti - la provincia dovrebbe approvare il progetto definitivo, cui seguirà nel 2007 la gara d’appalto e quindi l’inizio dei lavori». Per viale Repubblica invece sono previste due rotatorie e di un collegamento diretto con la Binasca. «E poi - spiega l’assessore - con il comune di Cerro abbiamo presentato un percorso di variante alla Santangiolina alla provincia di Milano e alla regione. In particolare, il tracciato si pone l’obiettivo di mantenere integro il Parco Agricolo Sudmilano e servire la zona industriale posta proprio al di là di viale Repubblica».

(tratto da "il Cittadino" del 31 maggio 2006)