«I lavori di bonifica stanno provocando casi di tumore»
Nuova bufera sull’area ex Saronio. A lanciare l’allarme è un cittadino residente
nel quartiere Cipes, che però vuole rimanere anonimo: «Chiedo l’intervento dei
Nocs (Nucleo operativo carabinieri scientifici ndr) per verificare la validità
dei lavori di bonifica del terreno sito tra le vie Repubblica e Carpiano,
giacché nell’ultimo anno diverse persone residenti nella zona, tra cui mia
moglie, sono state colpite da tumore».
Dopo la chiusura della chimica Saronio alla fine degli anni Sessanta, nel 1977
lo Smal (Servizio medicina ambiente di lavoro) diffondeva dati allarmanti: 38
casi di morte per tumori alla vescica tra gli ex dipendenti della fabbrica, pari
a 3 volte la mortalità media nazionale per tale malattia. All’origine dei tumori
le famigerate amine aromatiche, sostanze fondamentali nel processo produttivo
dei coloranti per tessuti impiegate nello stabilimento senza alcuna misura di
protezione nei confronti dello sviluppo di polveri.
Fatto sta che per oltre un trentennio l’area ha ospitato il tradizionale luna
park del Perdono. Sino all’estate 2005, quando prese avvio un’attività di
bonifica. Tutto è parso procedere regolarmente, ma a più riprese il comitato
Ovest mostrava una crescente perplessità. In particolare, il comitato lamentava
«il sollevamento di polveri nere spinte sin dentro casa in seguito alle
movimentazioni del terreno nonché la presenza di materiali tossici all’interno
dell’area la cui asportazione ha provocato odori sgradevoli».
Ed ora ecco l’ennesimo colpo di scena. «A settembre 2005 -
racconta N.R. -, improvvisamente mia moglie ha subito un abbassamento di voce. A
novembre la drammatica notizia del tumore alle tonsille per il quale, presso
l’istituto europeo dei tumori di Milano, a dicembre è stata operata.
Fortunatamente pare che il tumore sia stato preso in tempo, ma tuttora mia
moglie è sottoposta a dolorosi trattamenti di chemioterapia». Beninteso, precisa
N.R., «non è dimostrato che la causa sia legata alla bonifica attualmente in
corso all’ex Saronio. È pur vero però che il 50 per cento dei tumori sono
provocati dall’ambiente in cui si vive. Non solo, ma nell’ultimo anno nella zona
diverse sono state le persone colpite da analoghe malattie. Così il 29 dicembre
scorso presso l’Asl ho depositato richiesta di intervento dei Nocs: la mia è una
battaglia per la salute dei cittadini».
(tratto da "il Cittadino" del 17
gennaio 2006)