Viabilità, la Lega Nord alza il tiro: «Sì al sottopasso,
ma per le auto»
Il capogruppo del Carroccio Lupini propone un tunnel sotto la linea ferroviaria.
Un nuovo sottopasso sì, ma automobilistico. A lanciare una proposta per certi
versi rivoluzionaria è il capogruppo della Lega Nord Enrico Lupini.
Nei giorni scorsi, ad accendere la discussione ci aveva
pensato Pietro Mezzi, ex sindaco di Melegnano e attuale assessore provinciale
oltre che portavoce locale dei Verdi: «L'attuale sottopasso ferroviario, che
collega il centro città al quartiere Cipes, risulta quantomeno obsoleto. Si
potrebbe dunque ipotizzare un rinnovamento della struttura, con un intervento
che realmente distingua il percorso ciclabile da quello riservato ai pedoni e
soprattutto impedisca il passaggio ai motorini».
Ebbene, il segretario lumbard pare andare oltre: «Strano ma vero, la soluzione
avanzata da Mezzi mi trova tutto sommato d'accordo. A quel punto però, certo in
un'area ad hoc tuttora da individuare, si potrebbe studiare l'opportunità di
realizzare un sottopasso aperto anche alle auto». In tal modo, «la periferia
sarebbe realmente collegata a Melegnano, senza dimenticare che un'ipotesi
siffatta avrebbe conseguenze giocoforza positive per il traffico quotidianamente
gravitante su Melegnano».
In ogni caso, Lupini individua nella provincia l'ente competente per tale
operazione: «Nell'ambito dei progetti della bretella Cerca-Binasca e gronda
melegnanese, Palazzo Isimbardi potrebbe ricomprendervi pure questo intervento».
Anche il capogruppo di Rifondazione Comunista Luciano Passoni si dice
sostanzialmente favorevole all'ipotesi di Mezzi, «che giudico sensata ed
intelligente.
Tra l'altro al termine della bonifica l'area ex Saronio,
proprio adiacente alla stazione, sarà interessata dalla realizzazione di un vero
e proprio complesso residenziale con tanto di parcheggi, servizi e quant'altro».
Ma Passoni non dice no neppure all'idea di Lupini. «La soluzione di un
sottopasso automobilistico, mi riferisco ad esempio nella zona di via San
Francesco, non mi trova pregiudizialmente contrario. In tal senso, la giunta
guidata da Nino Dolcini potrebbe avviare uno studio di fattibilità». Sennonché
Claudio Piloni, vicepresidente di quel comitato Ovest costituitosi proprio nella
zona al di là della stazione, fiuta puzza di bruciato: «Ovviamente, l'auspicio è
che le promesse siano finalmente mantenute. Ad ogni modo, in vista delle
elezioni comunali del 2007, pavento il rischio che quelle dei Verdi siano
manovre di carattere meramente elettorale».
(tratto da "il Cittadino" del 10
dicembre 2005)