«Polveri nere dentro casa: l’ex Saronio suscita dubbi»
«I lavori nell’ex area chimica Saronio procedono regolarmente? Sarà, ma noi non
ci sentiamo tanto tranquilli». Appaiono abbastanza scettici i componenti del
comitato Ovest di Melegnano, organismo di partecipazione popolare comprendente i
residenti della zona al di là della stazione, relativamente all’attività di
bonifica che sta interessando l’area in fregio a via della Repubblica, l’ex
piazzale del luna park per intendersi. Del resto, si legge in una nota del
comitato, «pur credendo alla buona fede e alla competenza delle persone
coinvolte nei lavori, manifestiamo una serie di preoccupazioni sulla base di
oggettivi problemi peraltro già verificatisi all’inizio dei lavori di bonifica e
indicati dagli abitanti della zona».
Tra le segnalazioni pervenute, ad esempio, “Carlo Ruffini, residente in via
Benini, ha lamentato il sollevamento di polveri nere spinte sin dentro casa in
seguito alle movimentazioni del terreno”. Ancora, “abbiamo ricevuto
sollecitazioni di persone desiderose di conoscere il futuro della rete fognaria
ex Saronio, una volta terminati i lavori”. In particolare, ci si chiede al
riguardo, “il condotto rimarrà aperto, o viceversa è in cantiere un qualche
progetto per proseguirne l’asportazione?”.
E neppure il summit svoltosi il 28 luglio a palazzo Broletto
con le parti interessate per fare il punto della situazione pare aver
tranquillizzato il comitato. Sulla base delle spiegazioni fornite in quell’occasione,
recita infatti la nota, “altri fattori destano una qualche preoccupazione, quali
la presenza di materiali tossici all’interno dell’area la cui asportazione ha
già provocato odori sgradevoli, avvertiti pure nelle non strette vicinanze. E
certamente la frantumazione del materiale rappresenterà un problema acustico, e
nel contempo un pericolo causa la sollevazione di polveri”.
La speranza quindi è che “tale frantumazione avvenga in mancanza di vento e nel
periodo in cui le condizioni atmosferiche consentano la chiusura delle finestre
prospicienti il piazzale e zone limitrofe”. Ad ogni modo, il comitato ribadisce
come “la qualità dell’aria che respiriamo e la salvaguardia della salute delle
persone siano ben più importanti del valore economico che l’area sarà in grado
di acquisire”.
Altro punto assai delicato, il futuro di una zona destinata
giocoforza ad una vera e propria rivoluzione urbanistica con la realizzazione di
centinaia di abitazioni, oltre ad uno spazio verde e ad un’area adibita a
parcheggio. Ebbene, fa sapere a tal proposito l’organismo, “l’utilizzo a
finalità sociale di una parte dell’area è richiesto con forza dal quartiere:
attendiamo dunque dal comune indirizzi utili ad ottenere la tanto sospirata
farmacia”.
(tratto da "il Cittadino" del 11
agosto 2005)