Louisa May Alcott

 

Louisa, nata a Germatown nel 1832, era figlia del filosofo Amos Bronson Alcott. A casa sua si riunivano scrittori come Nathaniel, Hawthorne e pensatori come Ralph Waldo Emerson e David Thoreau. Il padre, perso in sogni filosofici, era però incapace di mantenere la famiglia e Louisa imparò fin da piccola ad arrangiarsi. Per arrotondare il bilancio domestico imparò a cucire, insegnò a scuola, lavorò anche come collaboratrice domestica e infine iniziò a scrivere. La forte e amorevole madre rappresentò una forza molto significativa nella sua vita; la Alcott scrisse di sua madre: "La considero una veramente brava e buona donna, e io non desidero altro che una tranquilla e quieta casa per lei, senza debiti e senza fastidi che la affliggano".

A sedici anni scrisse il suo primo libro, Favole di fiori, che fu pubblicato nel 1854. Poi nel 1860 iniziò a collaborare con la rivista Atlantic Monthly. Infermiera durante la guerra di secessione, dopo aver contratto il tifo scrisse nel 1863 i racconti Momenti in ospedale, poi un romanzo, Stati d’animo. In seguito diresse un giornale per ragazzi. Louisa aveva ormai capito che la sua vocazione era scrivere. Morì a Boston nel 1888.

 Il suo capolavoro è oggi considerato Piccole Donne (1868), un romanzo ambientato al tempo della guerra civile che narra le avventure delle quattro ragazze della famiglia March: Meg, Amy, Beth e Jo, una ragazza indipendente e con la passione per la scrittura in cui la Alcott si riconosceva.

 

Scrisse in un suo libro: "I bambini ci aiutano a restare giovani, trasmettendoci il loro entusiasmo e la loro voglia di vivere e di imparare ogni giorno cose nuove …"

 

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