Amelia Earhart

Amelia Earhart (Lady Lindy fu il soprannome che le diede la stampa americana) fu una delle donne più famose nella storia dell'aviazione. Fin da piccola Amelia sognava di volare. A poco più di vent'anni ottenne il brevetto da pilota. Progettava una grande impresa, che fino a quel momento era riuscito a realizzare solo Lindberg: attraversare in volo l'oceano Atlantico. Dopo lunghi preparativi partì dall'America con il suo Fokker, accompagnata dal copilota Strulz e dal meccanico Gordon; atterrarono in Galles il giorno dopo. Amelia ripartì, questa volta da sola, e riuscì a ritornare in America… un record ! Poi affrontò un'altra grande sfida: il Pacifico. Fu il primo pilota a percorrere il tratto di mare tra Honolulu e San Francisco in solitaria. Nella sua breve carriera, tenne numerose conferenze in giro per gli Stati Uniti e fondò la "Ninety-Nines", una delle prime associazioni di donne pilota.

Giovane, bella e coraggiosa, sostenuta dalla stampa che pubblicava le sue foto e i suoi articoli e dalla nascente industria dell'aviazione civile che sfruttò la sua immagine per attirare il pubblico femminile, ancora in vita aveva tutti i numeri per entrare nel mito. Alcuni misero in discussione la sua abilità come pilota, ma c'era forse qualcosa da ridire anche sull'affidabilità degli aerei del tempo. Fu comunque la sua fine misteriosa a consegnarla definitivamente alla leggenda.

Il 1° giugno 1937 partì dalla Florida insieme al secondo pilota Fred Noonan per un giro del mondo a lungo progettato, che l'avrebbe portata a Porto Rico; poi, seguendo la costa nordorientale del Sudamerica, verso l'Africa e il Mar Rosso. Da lì, altra tappa mai affrontata prima: l'India. Il 17 giugno era a Calcutta e poi verso Rangoon, Bangkok, Singapore e Bandoeng, dove dovette fare una pausa di 10 giorni per riparazioni agli strumenti di bordo. Il 27 ripartiva per l'Australia e due giorni dopo raggiungeva la Nuova Guinea; ora non restava che l'Oceano Pacifico, un viaggio osteggiato dai venti e dalle difficoltà di comunicazione radio. Le tracce dell'aereo si perdono nei dintorni delle Isole Howland, il 2 luglio.

Ma la storia non finisce qui; anzi, il fallimento delle ricerche, condotte con ingenti investimenti sia per mare che dall'aria, non fece che alimentare il mistero sulla scomparsa di Amelia Earhart e diede vita a più di una leggenda. C'era chi la voleva agente segreto in una missione autorizzata direttamente da Roosevelt, chi catturata dai giapponesi, e chi la immaginò felicemente accasata con un pescatore in un'isoletta del Pacifico; uscirono libri, film e serial televisivi ispirati alla sua vita.


L'associazione americana Thigar (The International Group for Historic Aircraft Recovery) dal 1989 gestisce il Progetto Earhart e possiede materiali e documenti rari della pioniera. Uno degli aspetti più interessanti è rappresentato dalle finalità educative del progetto, dato che fin dall'inizio la Tighar ha voluto utilizzarlo come dimostrazione dei metodi di investigazione scientifici applicati alla risoluzione di un mistero reale. In questi undici anni, sono state organizzate quattro spedizioni archeologiche all'atollo disabitato di Nikumaroro, recuperando le prove che l'aereo della Earhart vi atterrò il 2 luglio 1937. L'ultima spedizione ha avuto luogo nel luglio del 1999 e un'altra è prevista nel corso del 2001.

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