Immagini tratte dal film Malèna / Pics from Malèna
Pagina 1 - in sottoveste nera / wear
black fullslip
Pagina 2 - in sottoveste bianca / wear
white fullslip
Monica Bellucci è Venere in sottoveste
Repubblica — 30 novembre 2007 pagina 52 sezione: SPETTACOLI
MILANO Lei è pazza di lui e il suo cuore, che batte a mille, fa da colonna sonora al film.
Quattro minuti di intensa passione con Monica Bellucci travolta da una storia d' amore con il suo maestro di danza,
l' attore portoghese Josè Fidalgo. La scena è ambientata a Lisbona e il ballo prescelto è il tango. Lei, allieva in una scuola di danza,
si concede al suo misterioso e intrigante insegnante. Ma lui, come tutti i maschi un po' machi, la conquista,
poi l' abbandona e la invita di nuovo a ritornare in pista a ballare.
«Interpreto una donna vera, fragile e forte allo stesso tempo» racconta Monica Bellucci, protagonista di "Heartango",
cortometraggio firmato dal regista Gabriele Muccino per Intimissimi. E aggiunge.
«Il tango è una metafora dell' amore: ti avvicini, ti ritrai, ti stringi e di allontani di colpo per poi riprendere da capo».
Le scene sono ad alto indice di erotismo ma guai a ricordare a Monica Bellucci di essere un sex-symbol, amatissima dagli uomini.
Lei sfugge all' argomento e preferisce parlare della sottoveste nera che indossa in scena.
«Vuole essere un omaggio - dice - a grandi attrici come Anna Magnani, Sofia Loren, Gina Lollobrigida e Claudia Cardinale
che nei film di Rossellini, di Visconti o di De Sica usavano mostrarsi in sottoveste, scatenando il desiderio degli italiani».
"Heartango", presentato ieri a sera a Milano, è un affresco sui mille volti della femminilità: quella di madre, femme fatale,
donna che lavora. «L' uomo in amore fa prevalere l' istinto - racconta Muccino - la donna no, è combattuta tra ragione e sentimento.
E non a caso a fare da colonna sonora del cortometraggio è il battito cardiaco».
Monica Bellucci, partita come modella e ora sempre più gettonata dal cinema, dice di interpretare quelle scene calde con grande naturalezza.
«La seduzione - spiega - è un fatto naturale che non si può definire a tavolino altrimenti una donna diventa ridicola».
E in vena di confidenze svela che quando si concede momenti di tenerezza con suo marito, Vincent Cassell,
giocano come due ragazzini: lei gli ruba i boxer e lui le scarpe con il tacco. Un gioco che alimenta la passione.
E a chi gli domanda se esiste un "decalogo della seduzione" lei risponde: «Se lo avessi non avrei avuto tanti problemi nella mia vita».
Roba da non crederle. Ma Monica Bellucci replica: «E no, anch' io, non sono diversa da tutte le altre donne che amano,
soffrono e provano sulla loro pelle delusioni». Sarà. Ma intanto, sulle note del tango che l' accompagna nei quatto minuti di filmato,
dice che nel guardaroba di una donna non dovrebbero mai mancare tre cose: la sottoveste (lei ne ha una cinquantina),
il reggiseno (da mostrare sotto le camicie in un gioco "vedo, non vedo") e tacchi alti 10 centimetri
(«che servono a imporsi come donna»). - LAURA ASNAGHI