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Torna in grande stile la sottoveste. Torna nei negozi, nelle boutique, nei cassetti delle donne.
Non l'abito-sottoveste, quello con le spalline sottili, leggerissimo, declinato da tutti gli stilisti.
Torna la sottoveste vera e propria, classica, massimo emblema di femminilità, arma letale di un supremo arsenale della seduzione.
Torna la sottoveste così come la portava Liz Taylor nella "Gatta sul tetto che scotta" o Kim Basinger in "Nove settimane e mezzo", con bretellina franata.
La sottoveste alla Monica Bellucci, o alla "Antò fa caldo", divisa delle donne-con-le-gonne.
Un capo non più contemporaneo ma fortemente suggestivo: di femminilità, di seduzione, ma a volte anche di vulnerabilità virginale.
Non a caso l'ultima sottoveste cinematografica è quella, candida e palpitante, indossata da Naomi Watts mentre è stretta dalle zampe dello scimmione King Kong.
Le giovanissime perennemente in pantaloni e a pancia nuda conoscono tutt'al più l'abito sottoveste,
un passepartout per le occasioni formali che spopola nelle feste dei diciott'anni, ma non hanno ancora preso confidenza - e chissà se mai lo faranno - con la sottoveste intesa come capo di biancheria intima,
che a molte risulta inutile, ingombrante, non pratica, ma che si annuncia invece come un capo cult nella stagione a venire.
Sature di abiti che somigliano a capi di lingerie, dovranno abituarsi ad occultare indumenti che negli ultimi anni gli stilisti hanno imposto di esibire.
È come se cambiasse semplicemente la destinazione d'uso. Attecchirà?
(foto tratta da Olycom.it)
Erede dell'antico sottabito portato dalle nostre nonne, la sottoveste aveva una sua funzione precisa: era una sorta di velo di protezione,
faceva scivolare meglio i vestiti, molto meno "nudi" e meno aderenti di quelli di oggi.
Oggi invece è una citazione. Viene scelta e indossata soprattutto per la sua carica seduttiva nelle sue due versioni: quella classica,
quasi sempre in seta, in raso, in pizzo, a volte utilizzata anche come camicia da notte per le grandi occasioni,
e la sottoveste "parigina", molto più costruita, spesso con il reggiseno incorporato, in materiali tecnici che fasciano e sostengono.
Entrambe le versioni sono, o sarebbero, indispensabili sotto gli abiti trasparenti.
Sempre più lontani e sfuocati appaiono gli anni Sessanta, in cui il femminismo scelse il reggiseno come l'indumento-simbolo da mandare al rogo,
considerandolo un intralcio all'emancipazione delle donne. In realtà assieme ai reggiseni finirono bruciate in piazza, o relegate in cantina,
o buttate nella spazzatura, anche migliaia di sottovesti, capo giudicato desueto e "sessista".
Esattamente il motivo per cui ora torna - o vorrebbe tornare - di moda.
L'estate 2006 segna il ritorno della coulotte
Sexy e provocante. La lingerie dell'estate nasce sotto il segno della
seduzione. Mai come quest'anno, tra pizzi, nastri e sottili trasparenze
la donna recupera le propria femminilità. Dai raffinati reggiseni a
balconcino in seta e sangallo, alle impalpabili culotte in tulle e
chiffon tutti i capi respirano un sapore d'altri tempi.
C'è una nuova voglia di seduzione e femminilità nell'aria, più leggera e
romantica, magari persino all'insegna del retrò, ma non per questo meno
provocante. Nelle nuove linee di biancheria il candore, il romanticismo
e lo charme hanno dettato legge non solo nei modelli ma anche nei colori.
E così, dal bianco al celeste senza sdegnare richiami rosa e avorio i
mesi più caldi si tingono di tinte tenue e delicate. E seppure il
fascino del nero rimane inimitabile non mancano nei nuovi modelli le
sfumature di verde, blu e marrone.
Nelle collezioni più trendy si registra il ritorno dello stile vecchia
Hollywood. Niente perizomi, dunque, a favore di sensuali e trasparenti
coulotte e corsetti. Lanciata da Christian Dior per esaltare la
sensualità femminile attraverso una silhouette cosiddetta a clessidra,
ancora oggi la guêpière è l'unico capo capace di scolpire le forme,
sfoggiare le rotondità giuste e donare sex appeal a qualsiasi donna.
Stringhe, rasi, sete e stecche dal sapore, per così dire, antico, sono
ancora un must della corsetteria femminile.
Nelle collezioni di intimo il tanga considerato come "superato", e ha
lasciato il posto alla culotte, nuovo simbolo dell'erotismo. Solo
apparentemente più pudico dei tanga e string, il nuovo strumento di
seduzione lascia spazio alla fantasia e accende l'erotismo
Il 2006 segna anche il ritorno in grande stile della sottoveste simbolo
per eccellenza della femminilità negli anni '50 e '60 e arma di
seduzione delle nostre nonne in questi ultimi mesi sta letteralmente
entrando nella top ten dei capi di lingerie più richiesti dalle donne di
ogni età.
Snobbata, buttata in fondo agli armadi o regalata ai poveri, la
sottoveste vive riscoperta oggi come elemento indispensabile del
guardaroba. Le donne rispolverano la vecchia arma di seduzione che ha
caratterizzato gli anni '60, ma soprattutto i '90 grazie
all'interpretazione della bellissima Kim Basinger nel film /Nove
settimane e mezzo/.
Le aziende leader dell'intimo hanno cavalcato immediatamente questa
tendenza /vintage/ del pubblico femminile. Da La Perla a Intimissimi,
tutti i grandi marchi hanno aggiornato i vecchi modelli riproponendoli
sul mercato in abbinamento al tradizionale binomio mutandine-reggiseno.
L'obiettivo resta quello di conquistare le acquirenti più giovani, ma al
tempo stesso soddisfare anche i gusti delle quarantenni alla ricerca di
un po' di nostalgia. Dalla seta al cotone, dallo spacco sexy al lungo da
notte, la seduzione passa anche attraverso la sottoveste.
Forse quest'anno in spiaggia vedremo tante pin up stile anni 50. Già
perché, la moda del momento è quella di rispolverare il fascino retrò
dei mitici anni cinquanta soprattutto per ciò che riguarda
l'abbigliamento estivo: costumi coloratissimi dalle forme molto
originali e accessori assolutamente vintage.
A quanto pare nelle spiagge italiane questa estate ci sembrerà di
rivedere qualche vecchia star hollywoodiana uscita come per incanto da
un film in bianco e nero. E' quanto viene anticipato da uno studio che
ha monitorato ed analizzato circa 200 testate di moda e lifestyle a
livello internazionale, oltre 1500 siti e blog dedicati ai nuovi trend
dei 5 paesi occidentali che più influenzano la tendenza a livello di moda.
E quindi ragazze supersexy, sì, ma alla maniera del dopoguerra: grandi
occhiali da sole, torna la moda del cappellino, scarpe e sandali
rigorosamente con zeppe molto alte, costumi avvolgenti ma senz?altro
sexy. E al bar si dovrà bere bitter, Martini con ghiaccio o magari sambuca.
Non si abbandonerà la sensualità, quindi, ma questa sarà miscelata con
un gusto retrò tipico degli anni 50 con qualche influsso degli anni
70, soprattutto per quello che riguarda i colori e la voglia di provocare.
E se parliamo di forme femminili, le ragazze quest'anno potranno tirare
un sospiro di sollievo, perché per essere alla moda non dovranno
rinunciare alla buona cucina o sottoporsi a pomeriggi interi di sedute
in palestra per perdere quei chili di troppo presi durante l'inverno.
Quest'anno tornano di prepotenza i modelli di donna del cinema anni 50,
niente corpi androgeni, ma assolutamente ricchi di forme e rotondità
come le sexy pin up, che hanno rivoluzionato il senso del pudore negli
USA del dopoguerra.
E parlando di sexy lingerie e costumi da bagno, le nuove pin up potranno
utilizzare solo biancheria "trasgressivo-retrò". Niente perizomi,
quindi, a favore di sensuali e trasparenti coulotte e corsetti. E in
spiaggia sì a costumi con lacci laterali, con tagli azzardati e
piuttosto sgambati in stile optical o floreale dallo stile un po? hippy.
Out i mini bikini, in spiaggia meglio il topless naturale accompagnato
da un pantaloncino elasticizzato o da una mutandine multicolore.
Tornano nella biancheria anche le sete e i pizzi. Poco bianco e nero ma
spazio ai colori pastello. E infine riscoperta in grande stile della
sottoveste che da capo delle nonne torna ad attrarre le ragazze più
giovani da abbinare con uno slip. E di sottovesti ce ne saranno per
tutti i gusti: in stile impero con applicazioni, a doppia spallina, a
scollo a vu o rotondo, in pizzo incastonato sul tulle, con giochi di
trasparenze. Anche questa è una piccola rivoluzione!