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Collezionismo
sa Lolla: Modellismo
navale
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La Collezione qui
esposta è di proprietà del Sig. Serafino Pisanu
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Presentazione
a cura di I.Pau
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Il
modellismo è un tipo di collezionismo dalle infinite sfaccettature.
Esistono i collezionisti di modellini di auto, aerei, carrozze, navi,
trenini... e praticamente tutti i bambini sono potenziali collezionisti,
spesso assecondati da genitori rimasti a loro volta "contagiati"
in tenera età. C'è chi si limita ad
acquistare e collezionare i modelli già pronti che si trovano in
commercio e chi si appassiona tanto da costruirne di complicatissimi con
le proprie mani.
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Qualunque
tipo di modellismo richiede precisione, abilità manuale, gusto per il
particolare che può caratterizzare da solo, in modo garbato ma
inequivocabile, l'epoca storica nella quale il modello va
inquadrato.
Questo
è ancora più vero per il modellismo navale, talmente tanti sono gli
attrezzi che chi si applica a questo tipo di ricostruzione in scala deve
saper maneggiare, i particolarissimi metodi di lavoro e le tecniche
raffinate da conoscere, così che sarebbe meglio parlare di una forma
d'arte più che di un hobby.
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Il
modellista esperto non si limita a comporre i pezzi che qualcuno per lui
ha disegnato in scala e tagliato su misura, come qualcuno potrebbe
pensare. Tutto deve essere predisposto con grande precisione, a cominciare
dai materiali, che devono essere sempre scelti con estrema cura, badando
al risultato finale che si desidera ottenere e ai modelli storici ai quali
ci si ispira.Bisogna
infatti documentarsi storicamente, saper disegnare, levigare, dipingere,
incollare, riparare le piccole imperfezioni o le eventuali rotture.
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Bisogna saper modellare, cucire, annodare, in modo da ricreare lo stile di
un'epoca che spesso è conosciuta solo attraverso stampe ingiallite o
racconti romanzati. Le
imbarcazioni, i velieri, le navi, i bastimenti... hanno veramente
accompagnato lo sviluppo della civiltà.
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Partendo
dalle tracce lasciate sulle pareti delle tombe, sulle urne, sulle rocce,
sappiamo che già esistevano imbarcazioni di buona fattura nel 3500 a.C.
In Egitto, sul Nilo, navigare era una necessità. Nei geroglifici, il Nord
è indicato da una barca con le vele spiegate, perché ogni giorno il
vento sul Nilo soffiava, e soffia, per varie ore verso Nord, consentendo
la navigazione a vela controcorrente. Il Sud era invece simboleggiato da
una barca senza vela.
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In Sardegna rimangono esempi di imbarcazioni nei
bronzetti nuragici e in oggetti votivi. Il Mediterraneo ha visto le navi
dei Fenici, dei Greci, dei Romani...navi mercantili e da guerra. Navi
bellissime, come quelle delle quali recentemente si sono trovati a Olbia
relitti perfettamente conservati .E
poi le navi delle nostre Repubbliche Marinare, di Venezia, di Genova, i
galeoni, le navi delle tante battaglie, dei tanti commerci, delle mille
esplorazioni...
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E'
vero che spesso, dopo una vita gloriosa e combattuta, la maggior parte
sono finite sul fondo del mare e degli oceani, vinte da una tempesta o
affondate per un assalto andato a segno, lasciandoci il loro ricordo nei
racconti delle cronache antiche, come illustrazione carica di fascino o
attraverso le pagine di qualche libro di bordo avventurosamente
recuperato.
E'
merito anche dei tanti appassionati di modellismo navale se possiamo
ancora renderci conto in maniera sufficientemente attendibile di come
erano fatte navi "magiche" come le Caravelle di Colombo, il
Bounty del Capitano Blight, i brigantini o i velieri che ci
suggeriscono storie di pirati e avventure nei Mari del Sud.
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Chi
oggi desidera avvicinarsi al modellismo navale si trova molto
avvantaggiato, nel senso che ora esistono modelli con tanto di schede di
montaggio, dove viene considerato ogni aspetto della lavorazione, dai
materiali necessari ai pezzi già sagomati a misura, alle indicazioni su
come procedere passo per passo. Tutto viene spiegato dettagliatamente:
come si dipinge, modella, monta, rifinisce, decora...
E'
sicuramente un ottimo sistema per tramandare il gusto e le tecniche di
questo prezioso tipo di artigianato artistico anche a chi, pur essendone
affascinato, non ha la possibilità di avvalersi della scuola diretta di
un artigiano esperto nel settore.
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I modelli sono
davvero stupendi, completi e rifiniti sotto ogni punto di vista, frutto di
studi storici minuziosi e di una progettazione chiara e tecnicamente
perfetta.
Però
il valore e il fascino dei modelli preparati da un modellista che magari
ha vissuto personalmente la vita del marinaio o ha saputo trasferire
in questa arte il suo amore per il mare, hanno un fascino ancora maggiore,
perché assolutamente unici.
La
cura si può vedere già dalla scelta del legno. I legni utilizzati nel
modellismo navale sono spesso di altissima qualità, per poterne ricavare
gli effetti migliori e per costruire modelli di pregio, destinati a
conservarsi intatti nel tempo, passando con orgoglio da una generazione
all'altra.
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Si tratta di legni
ed essenze come ciliegio, noce, palissandro, olivo, ma
anche betulla, sapello, iroko, calabò...
I
nodi delle sartie sono veri nodi da marinaio: da soli costituirebbero una
forma di altissimo artigianato.
Oggi si
possono trovare in vendita modelli da costruire davvero perfetti, con
pezzi disegnati e tagliati con strumenti elettronici di precisione,
preparati in legno lamellare studiato appositamente per deformarsi meno di
quello naturale equivalente per spessore.
E'
anche molto più agevole reperire elementi ornamentali per rendere i
modelli assolutamente realistici, come polene, colonne, fanali, timoni,
bussole, scalette, ecc. Un tempo, era invece cura dello stesso
artigiano fabbricarsi personalmente le varie decorazioni. Il modello,
personalizzato secondo il gusto e caratterizzato dall'inconfondibile stile
dell'artigiano, è da considerare sicuramente "unico" e di
grandissimo valore.
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