Launeddas del Maestro Tarcisio Pisanu

Le launeddas sono lo strumento polifonico più antico del Mediterraneo. E' stato rinvenuto un bronzetto nuragico risalente al 2800 a.C. e quindi hanno circa 5000 anni di storia.

I segreti di costruzione e le melodie sono stati tramandati oralmente nei secoli. 

Esistono diverse famiglie di strumenti, in varie tonalità. 

Per ottenere uno strumento soddisfacente, bisogna utilizzare canne stagionate da almeno tre anni. Per l’accordatura si usa cera d’api.

Si tratta infatti di uno strumento costruito con canne palustri che richiede una tecnica di fiato particolare, chiamata “Fiato continuo o circolare”. 

Secondo la lunghezza e dello spessore delle canne si ricavano le varie tonalità. Per costruire le ance si usano pezzi di canna sottili, che crescono solo in alcune zone della Sardegna.

Struttura dello strumento:

Tumbu, o basso (nota unica)

Mancosa o accompagnamento

Mancosedda - melodia

Per imparare la tecnica del fiato continuo bisogna provare un semplice esercizio che consiste in questo:

- Mediante una cannuccia, immersa in un bicchiere d’acqua, bisogna soffiare fino a formare delle bolle. Prima di terminare l’aria di riserva si deve inspirare con forza, in modo da non avere pause nell’emissione del fiato (e dunque nella formazione delle bolle).

 

Il suonatore gonfia le guance e soffia nelle canne procedendo simultaneamente all’inspirazione.