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Il 14 e 15 Dicembre diciamo no agli organi collegiali. Delegittima il Consiglio di Facoltà.

NON VOTARE!

 

Il prossimo 14 e 15 dicembre si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza. Il bilancio della rappresentanza studentesca della nostra facoltà è senza alcun dubbio fallimentare. Le formazioni politiche di destra e di "sinistra" non hanno fatto altro da dieci anni a questa parte che coprire le varie controriforme universitarie dalla privatizzazione introdotta con la legge "Ruberti" nel '90 al decreto n.537/93, detto anche "Ciampi-Berlusconi" che ha aumentato considerevolmente le tasse universitarie fino alla "riforma" antistudentesca e antipopolare Zecchino. Nella nostra facoltà le condizioni degli studenti e delle studentesse non sono affatto migliorate grazie ai cosiddetti rappresentanti; il fallimento più evidente vi è stato nelle scorse elezioni universitarie dove l'astensionismo studentesco ha raggiunto la punta massima del 95% di non votanti. Secondo il Collettivo questa rappresentanza deve essere delegittimata ancora una volta e con essa l'intero Consiglio di facoltà, composto in maggioranza da baroni e dove i "rappresentanti-lacchè" sono solo delle comparse, visto che il loro parere è sempre e comunque consultivo e mai vincolante. I vari candidati che pretendono di diventare i vostri rappresentanti sono in realtà un'emanazione di formazioni politiche che niente hanno a che vedere con gli interessi delle masse studentesche, non si sono mai visti nei movimenti di lotta e di protesta contro la ristrutturazione del sistema universitario (scuole di specializzazione a numero chiuso, a pagamento e obbligatorie, crediti formativi, distruzione sistematica del diritto allo studio, etc.), sono assenteisti cronici agendo di fatto da copertura delle istituzioni universitarie. Gli attuali "organi collegiali" escludono la maggioranza studentesca, non migliorano in nessun modo le condizioni degli universitari ma portano soltanto fondi e poltrone a questa accozzaglia di carrieristi e lacchè dei docenti-baroni. È quanto mai necessario unirsi alla battaglia del Collettivo "Studenti di Giurisprudenza in Lotta" per la costruzione di nuovi organi di governo a maggioranza studentesca e con poteri vincolanti nell'Università. Questo si potrà fare soltanto tramite l'importante strumento della democrazia diretta e le assemblee generali in cui gli studenti e le studentesse esprimeranno direttamente le loro esigenze.

 

NON VOTARE

LOTTA PER UN'UNIVERSITA' PUBBLICA GRATUITA E GOVERNATA DAGLI STUDENTI E DALLE STUDENTESSE