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INTERVENTO DI GIANLUCA ALLA III SESSIONE, "IL DIRITTO ALLO STUDIO NELL'EUROPA DELLA SOLIDARIETA'" - TRIESTE, 11 NOVEMBRE 2000

 

Studenti e studentesse, sono Gianluca e parlo a nome del Collettivo "Studenti di Giurisprudenza in Lotta" di Napoli. La Costituzione italiana dovrebbe tutelare nel modo più adeguato possibile il diritto allo studio universitario. Dico "si dovrebbe" perché nel Sud e nella città dove io studio, Napoli, questo non accade. Ormai da anni gli enti per il diritto allo studio vivono in una situazione di ingovernabilità dovuto al commissariamento perpetuo che impedisce una gestione trasparente e democratica in cui abbiano voce anche gli studenti e i lavoratori. Basti pensare alla situazione degli alloggi per gli studenti fuori-sede: meno di 300 per oltre 100.000 studenti; inoltre quelli già esistenti versano in condizioni pietose. Inoltre la mancanza di residenze per gli universitari comporta la necessità per gli studenti fuori-sede di rivolgersi ai privati, che senza troppi scrupoli richiedono affitti sempre più elevati. La situazione di sfascio dell'ente si ripercuote anche nei vari servizi erogati ( ad es. le mense dell' EDISU na 1 forniscono un solo pasto al giorno).Come se non bastasse è prevista la chiusura fino a data da destinarsi per lavori di adeguamento alle norme di sicurezza. Tragica è anche la situazione relativa alle borse di studio che sono erogate in numero limitatissimo in proporzione agli studenti. Anche qui le ingiustizie non mancano; si è scoperto infatti che il regolamento per la partecipazione al concorso per le borse di studio quest'anno esclude gli studenti il cui reddito familiare sia inferiore 10.800.000lire. Il direttore dell'EDISU NA 1 Francesco Pasquino giustifica ciò affermando che una famiglia che non raggiunga un tale reddito non possa sostenere un figlio all'università. Siamo di fronte ad un diritto sullo studio che ormai è solo carta straccia in una delle città del Sud, Napoli, che forse ha un bisogno disperato di finanziamenti pubblici per dare a tutti quei "bisognosi", cui la Costituzione fa riferimento, la possibilità di frequentare dignitosamente l'Università. Lo abbiamo detto e urlato in diverse assemblee pubbliche che sono sfociate nel presidio da noi organizzato il 16 marzo scorso nella facoltà di Giurisprudenza e che ha riscosso un particolare successo. Lì abbiamo lanciato la nostra piattaforma che pongo all'attenzione del convegno. Queste sono le nostre rivendicazioni immediate e a lungo termine: Siamo per l'ampliamento del materiale bibliografico (costituito attualmente dalla cifra irrisoria, non proporzionale agli studenti iscritti) che consenta l'arricchimento culturale degli studenti oltre che l'approfondimento degli studi universitari; Siamo per il miglioramento del servizio prestito libri, con l'acquisto di varie copie dei libri di testo per la preparazione agli esami universitari, in modo da garantire effettivamente l'affissione del prestito e quindi evitare che gli studenti, debbono acquistare i sempre più costosi libri di testo; Vogliamo un immediato aggiornamento del patrimonio librario per l'anno accademico in corso, al fine di garantire agli studenti gli strumenti bibliografici per lo studio, la didattica e la ricerca. Chiediamo che i docenti elaborino delle dispense (distribuite poi gratuitamente dall'Ente per il diritto allo studio) che sintetizzino il contenuto dei corsi in modo da consentire anche agli studenti non corsisti (studenti lavoratori e fuorisede) una preparazione equipollente a quella dei corsisti. Sul fronte degli studenti disabili è quanto mai urgente l'istituzione di un ufficio ciechi, sordi e handicappati, nonché assunzione immediata e stabile di interpreti nell'università; Sconti sostanziosi per tutti gli studenti per l'accesso ai musei, cinema, stadi e alle manifestazioni musicali, teatrali, culturali e sportive. Pretendiamo subito l'apertura di nuove aule studio conformi alle esigenze degli studenti e proporzionali agli studenti iscritti nella nostra facoltà; l'apertura di spazi ricreativi all'interno dell'università ad esclusivo servizio degli studenti; l'installazione di computer il cui numero deve essere proporzionato al numero degli studenti iscritti. Sul fronte delle borse di studio siamo per il pagamento delle stesse a tutti gli aventi diritto, eliminando la situazione dell' "idoneo non assegnatario"; siamo per l'aumento dell'importo delle borse di studio, attualmente ai minimi previsti dalla legge: le borse a Napoli sono pagate oggi a 8000 studenti su più di 100mila universitari iscritti. La nostra posizione sui trasporti è netta: siamo per la gratuità degli abbonamenti per i trasporti urbani agli studenti residenti, fuori-sede e pendolari. Riguardo le mense siamo per l'aumento della qualità e quantità del cibo, il potenziamento delle strutture esistenti, affinché il servizio risulti fruibile a tutti gli studenti universitari: la gratuità o comunque riduzione generalizzata del prezzo del buono-pasto; l'apertura della mensa anche di sera; l'aumento del personale con assunzione stabile per il servizio mensa; l'apertura delle mense al personale docente e non docente dell'università . Riguardo gli alloggi, lotteremo per la riorganizzazione e l'aumento delle residenze universitarie, in particolare nei centri cittadini. Gli alloggi devono essere offerti, anche ai non vincitori di borse di studio, a condizioni vantaggiose, per evitare che gli studenti cadano nelle mani dei "fittuari strozzini"; gli alloggi devono essere posti a distanza ragionevole dalle facoltà: nello specifico della nostra situazione. l'Università fornisce ai borsisti solo 228 posti distribuiti in 3 sedi e nessuna al centro di Napoli. A Napoli non tarderemo a sollecitare il problema del diritto allo studio che per noi deve essere reale e concreto, con manifestazioni e assemblee: proprio per questo vi sarà con forte certezza, un corteo a Napoli per il diritto allo studio il prossimo 15 dicembre preceduto da una assemblea generale alla facoltà di Giurisprudenza che avverrà il prossimo 14 dicembre. Grazie.