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In onore dell'antifascista
Vincenzo De Waure

 

[Intervento incontro pubblico] [Dibattito Pubblico 1 Marzo 2001] [Intervento al presidio]

 

Studentesse e studenti, antifascisti e antifasciste,

 

28 anni fa, nella notte tra il 20 e 21 gennaio 1972, intorno alle 3 di notte, nei pressi di piazzale Tecchio sito nel quartiere Fuorigrotta, lo studente di Ingegneria nucleare Vincenzo De Waure veniva vigliaccamente e barbaramente ucciso in circostanze misteriose. Dopo una colluttazione con i suoi assassini, Vincenzo stramazzava al suolo colpito da un fendente all’altezza della pancia; non contenti questi vigliacchi attentatori lo davano alle fiamme, dileguandosi senza lasciare alcuna traccia. Questo omicidio politico (e non suicidio, come si disse in quegli anni per depistare le indagini) non è un assassinio qualunque: il giovane Vincenzo De Waure era stato uno dei leader napoletani della rivolta studentesca del ’68 e un antifascista convinto, tanto da aver subito più volte aggressioni dai vari mazzieri squadristi dell’epoca. Un importante esempio di combattente che si ispirava agli ideali del sessantotto e un integerrimo difensore delle rivendicazioni studentesche, troppo scomodo per la reazione, troppo scomodo per essere tenuto ancora in vita. Sulla morte di Vincenzo si celano diversi misteri, come quello dell’aggressione accaduta al fratello Antonio De Waure che il 21 febbraio dello stesso anno, mentre rincasava al quartiere “La Loggetta”, veniva assalito da un individuo che gli vibrava improvvisamente un colpo di mazza in direzione della testa; Antonio riuscì a schivare il colpo che ricevette su di una gamba. Non ci ha convinto, e sembra non aver convinto nemmeno la famiglia, l’iter giudiziario condotto dai magistrati della Procura di Napoli che ad oggi non sono riusciti ancora ad individuare chi furono colpevoli e mandanti dell’assassinio di Vincenzo De Waure e che non hanno fatto nulla per la riapertura del caso.

Studenti e studentesse, antifascisti e antifasciste,

oggi 15 giugno 2000 il Collettivo “Studenti di Giurisprudenza in Lotta” scoprirà questo telo nel quale comparirà la bacheca che noi dedichiamo a Vincenzo De Waure, giovane martire antifascista, e che autogestiremo da questa giornata in poi.

Qui alla presenza della famiglia, con in testa la signora Sara, del “Coordinamento dei Collettivi Universitari Napoletani” e dei lavoratori universitari vogliamo dare un chiaro e forte segnale alla società civile. Avremmo voluto che anche l’Università “Federico II” e la presidenza della facoltà di Giurisprudenza si unissero a questa importante giornata politica; ma ancora una volta il rettore Tessitore (di cui abbiamo chiesto le dimissioni lo scorso 22 novembre 1999) e, soprattutto, il preside Labruna (che continua questa politica di “super partes” senza schierarsi mai, scadendo inevitabilmente nel qualunquismo) hanno mancato ad un altro appuntamento questa volta di valenza molto più importante delle precedenti. Già in aprile né Tessitore né Labruna hanno detto una parola sul vergognoso comunicato di “Forza Italia – Giovani” alla lapide che ricordava alcuni intellettuali ebrei vittime delle leggi razziali del 1938; nessuna parola contro il fascista Mario Gaudieri, autore del comunicato che definiva quella lapide “da ritardati”, e che è rappresentante del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza. A voi ogni commento.

La bacheca, di oggi, studenti e studentesse, antifascisti e antifasciste, non deve essere un fatto episodico; Vincenzo De Waure non deve morire una seconda volta. Ciò che ha fatto Vincenzo non è andato perduto; noi utilizzeremo questa bacheca che porta il suo nome per diffondere le nostre idee e favorire il dibattito politico nell’università, respingendo con forza il qualunquismo dilagante e qualsiasi tentativo di mettere sullo stesso piano fascismo e antifascismo. Proprio per questo chiediamo che piazzale Tecchio, dove morì questo giovane combattente, sia a lui dedicata; chiediamo che si riapra l’inchiesta da parte della Procura di Napoli sull’omicidio di Vincenzo, ossia sia fatta luce finalmente su mandanti e colpevoli di questo vigliacco e barbaro assassinio perpetrato nella notte tra il 20 e 21 gennaio 1972. Per questo invitiamo i partiti presenti, il Partito marxista-leninista Italiano, il Partito della Rifondazione Comunista, il Partito de Comunisti Italiani e la Sinistra Giovanile a farsi baluardi di queste richieste.

Studenti e studentesse, antifascisti e antifasciste,  

ONORE AL GIOVANE MARTIRE VINCENZO DE WAURE!  

LOTTIAMO PER DIFENDERE GLI IDEALI DELLA RIVOLTA DEL ’68!  

ANDIAMO AVANTI VERSO L’OBIETTIVO STRATEGICO DELL’UNIVERSITÀ PUBBLICA, GRATUITA E GOVERNATA DAGLI STUDENTI E DALLE STUDENTESSE!

 

Napoli 15 giugno 2000  

COLLETTIVO “STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA”

 (INTERVENTO DEL COLLETTIVO “STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA” AL PRESIDIO ORGANIZZATO PER L’INAUGURAZIONE DELLA BACHECA DEDICATA A VINCENZO DE WAURE – NAPOLI, 15 GIUGNO 2000, ORE 11 – UNIVERSITA’ “FEDERICO II” CORTILE DELLE STATUE, VIA MEZZOCANNONE 8.)

 

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[Intervento incontro pubblico] [Dibattito Pubblico 1 Marzo 2001] [Intervento al presidio]