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In
onore dell'antifascista
Studentesse e studenti, antifascisti e antifasciste, 28 anni fa, nella notte tra il 20 e 21 gennaio 1972,
intorno alle 3 di notte, nei pressi di piazzale Tecchio sito nel quartiere
Fuorigrotta, lo studente di Ingegneria nucleare Vincenzo De Waure veniva
vigliaccamente e barbaramente ucciso in circostanze misteriose. Dopo una
colluttazione con i suoi assassini, Vincenzo stramazzava al suolo colpito
da un fendente all’altezza della pancia; non contenti questi vigliacchi
attentatori lo davano alle fiamme, dileguandosi senza lasciare alcuna
traccia. Questo omicidio politico (e non suicidio, come si disse in quegli
anni per depistare le indagini) non è un assassinio qualunque: il giovane
Vincenzo De Waure era stato uno dei leader napoletani della rivolta studentesca
del ’68 e un antifascista convinto, tanto da aver subito più volte aggressioni
dai vari mazzieri squadristi dell’epoca. Un importante esempio di combattente
che si ispirava agli ideali del sessantotto e un integerrimo difensore
delle rivendicazioni studentesche, troppo scomodo per la reazione, troppo
scomodo per essere tenuto ancora in vita. Sulla morte di Vincenzo si celano
diversi misteri, come quello dell’aggressione accaduta al fratello Antonio
De Waure che il 21 febbraio dello stesso anno, mentre rincasava al quartiere
“La Loggetta”, veniva assalito da un individuo che gli vibrava improvvisamente
un colpo di mazza in direzione della testa; Antonio riuscì a schivare
il colpo che ricevette su di una gamba. Non ci ha convinto, e sembra non
aver convinto nemmeno la famiglia, l’iter giudiziario condotto dai magistrati
della Procura di Napoli che ad oggi non sono riusciti ancora ad individuare
chi furono colpevoli e mandanti dell’assassinio di Vincenzo De Waure e
che non hanno fatto nulla per la riapertura del caso. Studenti e studentesse, antifascisti e antifasciste, oggi 15 giugno 2000 il Collettivo “Studenti di Giurisprudenza
in Lotta” scoprirà questo telo nel quale comparirà la bacheca che noi
dedichiamo a Vincenzo De Waure, giovane martire antifascista, e che autogestiremo
da questa giornata in poi. Qui alla presenza della famiglia, con in testa la signora
Sara, del “Coordinamento dei Collettivi Universitari Napoletani” e dei
lavoratori universitari vogliamo dare un chiaro e forte segnale alla società
civile. Avremmo voluto che anche l’Università “Federico II” e la presidenza
della facoltà di Giurisprudenza si unissero a questa importante giornata
politica; ma ancora una volta il rettore Tessitore (di cui abbiamo chiesto
le dimissioni lo scorso 22 novembre 1999) e, soprattutto, il preside Labruna
(che continua questa politica di “super
partes” senza schierarsi mai, scadendo inevitabilmente nel qualunquismo)
hanno mancato ad un altro appuntamento questa volta di valenza molto più
importante delle precedenti. Già in aprile né Tessitore né Labruna hanno
detto una parola sul vergognoso comunicato di “Forza Italia – Giovani”
alla lapide che ricordava alcuni intellettuali ebrei vittime delle leggi
razziali del 1938; nessuna parola contro il fascista Mario Gaudieri, autore
del comunicato che definiva quella lapide “da ritardati”, e che è rappresentante
del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza. A voi ogni commento. La bacheca, di oggi, studenti e studentesse, antifascisti
e antifasciste, non deve essere un fatto episodico; Vincenzo De Waure
non deve morire una seconda volta. Ciò che ha fatto Vincenzo non è andato
perduto; noi utilizzeremo questa bacheca che porta il suo nome per diffondere
le nostre idee e favorire il dibattito politico nell’università, respingendo
con forza il qualunquismo dilagante e qualsiasi tentativo di mettere sullo
stesso piano fascismo e antifascismo. Proprio per questo chiediamo che
piazzale Tecchio, dove morì questo giovane combattente, sia a lui dedicata;
chiediamo che si riapra l’inchiesta da parte della Procura di Napoli sull’omicidio
di Vincenzo, ossia sia fatta luce finalmente su mandanti e colpevoli di
questo vigliacco e barbaro assassinio perpetrato nella notte tra il 20
e 21 gennaio 1972. Per questo invitiamo i partiti presenti, il Partito
marxista-leninista Italiano, il Partito della Rifondazione Comunista,
il Partito de Comunisti Italiani e la Sinistra Giovanile a farsi baluardi
di queste richieste. Studenti e studentesse, antifascisti e antifasciste, ONORE AL GIOVANE MARTIRE VINCENZO DE WAURE! LOTTIAMO PER DIFENDERE GLI IDEALI DELLA RIVOLTA DEL
’68! ANDIAMO AVANTI VERSO L’OBIETTIVO STRATEGICO DELL’UNIVERSITÀ
PUBBLICA, GRATUITA E GOVERNATA DAGLI STUDENTI E DALLE STUDENTESSE! Napoli 15 giugno 2000 COLLETTIVO “STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA”
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