NOTE E CURIOSITA' 1945-1959

 

1945

17 ottobre

Il Vescovo mons. Giuseppe Zaffonato nomina don Girolamo Villanova pro-Curato di Colfrancui. Titolare rimane l’ormai anziano don Emilio Girelli, in paese dal 1908.

 

1948

13 febbraio

La curazia di Colfrancui è elevata alla dignità di Parrocchia. vengono modificati i confini tra Lutrano e Colfrancui. Nel nuovo territorio sono incluse le famiglie dei fratelli De Lazzari, casa Tomasella, casa Colledan, casa Marson più due baracche ai margini della strada. Viene pure risolta la pendenza ‘quartese’ che veniva assegnato al Parroco di Lutrano. Dal 1948, il Parroco di Colfrancui potrà ricevere tutto il quartese concernente le famiglie ricadenti nei nuovi confini.

19 maggio

Nomina di don Girolamo Villanova a Parroco.

27 dicembre

Il Parroco chiede al Ministro dell’Interno, Direzione Generale Fondo per il Culto che gli venga concesso: l’assegno supplementare di congrua e l’assegno per spese di culto, dato il nuovo riconoscimento giuridico della cura d’anime.

 

1952

21 ottobre:

Don Girolamo si rivolge al Santo Padre per ottenere un contributo per la costruzione dei nuovi edifici per la gioventù. Nella relazione, fa presente che la chiesa è semicadente e insufficiente; non c’è l’asilo,  né il cimitero; le scuole sono piccole; mancano le aule per la dottrina cristiana, per la gioventù cattolica e  mancano gli spazi all’aperto. Il sacerdote presenta l’operosità della popolazione che concorre gratuitamente alla mano d’opera per i lavori edili e sottolinea la generosità per le numerose offerte raggranellate fin dal dicembre 1946, nonostante molte famiglie vivano in condizioni economiche tutt’altro che floride ed in alcuni casi di vera povertà.

fine anno:

In una lettera pastorale, don Girolamo ringrazia per l’appoggio morale e l’aiuto materiale avuto nella costruzione dell’opera per la gioventù.

La villa Giol, occupata dagli alluvionati del Polesine,  non può più essere messa a dispozione per la dottrina cristiana. Si cercherà una sistemazione nelle aule della scuola elementare.

Le fondazioni per l’opera sono state gettate, si chiede a tutti la carità. Chi ha potuto tenere un supplemento di bachi da seta venda i bozzoli, trattenga quanto ha speso per il seme e porti il ricavato. Alle altre famiglie si chiede un contributo straordinario, secondo le possibilità.

 

1953

 

inizio anno:

La realizzazione dell’opera benefica per i giovani procede bene grazie al lavoro gratuito offerto da molte persone. Aiuta molto anche la raccolta settimanale delle uova. Arrivano provvidenziali offerte in occasione di matrimoni, di battesimi, di funerali, di anniversari.

I lavori eseguiti fino ad ora costano 5 milioni. Il debito contratto ammonta ad un milione e mezzo. Vista la generosità del 1952 (che ha fruttato 3 milioni 453 mila lire), si richiede di ripetere il sacrificio: tenere un po’ di seme di bachi da seta pro-asilo e proseguire nella raccolta di uova.

qualche mese dopo:

Don Girolamo chiede un contributo per la costruzione dell’asilo al Ministro dell’Interno. La relazione fornisce alcuni dati essenziali: l’opera costa complessivamente 9 milioni 300 mila lire; i bambini della Parrocchia tra i 6 e i 14 anni sono 287. L’unico contributo ottenuto finora è arrivato (lettera del 21 novembre 1952) dal Santo Padre. Tutto l’onere è stato assunto dalla popolazione che conta 1657 anime, nella quasi totalità operai e mezzadri.

 

1954

 

1° febbraio:

La Curia si impegna all’acquisto di porzione del fabbricato Padovan e terreno e fa un’intesa di demolizione di tutto il fabbricato. Nel contempo, cede al Comune di Oderzo il terreno per la rettifica della strada comunale. Il muro abbattuto verrà ricostruito.

1° giugno 1954:

Il Ministro dell’Interno concede all’asilo la somma di un milione.

fine anno:

Don Girolamo, dal foglio parrocchiale, informa che la costruzione delle opere parrocchiali  procede bene; i raccolti sono stati buoni. La questua delle uova e le offerte bozzoli, insieme con le offerte straordinarie, hanno portato in cassa ben un milione 605 mila lire.

Il debito registrato al 31 dicembre 1954 è di un milione 650 mila lire.

Proseguirà la raccolta delle uova, mentre la coltura dei bachi da seta è lasciata alla libera iniziativa delle famiglie.

 

1955

 

La generosità dei residenti, ma anche degli emigrati in Italia e all’estero, ha permesso di ridurre notevolmente i debiti conseguenti ai lavori.

Il resoconto precisa: l’ammontare delle offerte relative alla questua uova settimanale; dellle offerte per battesimi, matrimoni, funerali; delle offerte bozzoli o in denaro; del contributo dello Stato.

Resta ancora da completare la costruzione dei servizi e la fognatura. Le «brave figliole del paese» si presteranno volentieri - così sta scritto - al sacrificio della questua uova.

 

1957

 

Viene fissata alla Parrocchia di Colfrancui la quota di lire 125 mila da raggiungere nella giornata pro-seminario per il prossimo triennio.

 

1959

 

Nomina del consiglio d’amministrazione parrocchiale. E’ presieduto da Silvano Bazzicchetto fu Costante. Componenti: Ferruccio Magnoler fu Alfonso, Giovanni Soligon di Antonio (consigliere comunale di Fontanelle) e Angelo Uliana fu Giovanni.

Nello stesso anno, viene venduta per lire 500 mila la casa della fabbriceria.

Il 18 aprile si chiede alla Curia Vescovile l’autorizzazione all’accensione di un prestito di lire 80 mila per l’allacciamento telefonico.

Verso la fine dell’anno, don Girolamo Villanova riceve comunicazione del suo trasferimento  a Lentiai.