Abbiamo condiviso il pullman con un gruppo di animatori della parrocchia di Visnà e anche se ancora addormentati il nostro viaggio era animato da alcune chitarre e canti che molti conoscevano. Ed in poco tempo eccoci arrivati.

Alex, Jalissa, Elisa

Arrivati a Jesolo abbiamo atteso alcuni minuti fuori dal palazzetto, noi una piccola macchia celeste in mezzo a una marea di giovani, animati da un gruppo di ragazzi della festa che ci invitavano, nell’attesa, a ballare con loro.

Una volta entrati al palazzetto ci siamo recati nei posti assegnati, abbiamo depositato i nostri zaini e giubbotti, e velocemente siamo andati sul parterre per farci coinvolgere dall’ “animazione da palco”. Fantastica.

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Durante l’arco della giornata abbiamo assistito a una rappresentazione teatrale che ci ha coinvolti in modo particolare.

L’atmosfera ricreata dava un senso di tranquillità e accoglienza, riportando i nostri pensieri a ciò in cui crediamo.

E’ infatti un giovane ragazzo il protagonista della storia che ci è stata raccontata, pieno di sogni tra i quali quello di pubblicare un libro.

Spinto dagli incoraggiamenti degli amici e dei ragazzi realizza il suo sogno.

A tutto ciò si sono alternati balletti, danze aeree, danze hip-hop e un discorso fatto dallo scrittore Alessandro D’Avenia che hanno reso più incisivo il messaggio del racconto.

Valeria, Francesco, Alessia  

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Alessandro D’Avenia è un professore di Liceo ed è divenuto famoso per aver scritto due libri: “Bianca come il latte, rossa come il sangue” e “Cose che nessuno sa”.

Le nostre impressioni sul suo intervento sono positive in quanto riteniamo che sia una persona che ha capito il mondo dei giovani e riesce a trasmettere loro gli insegnamenti fondamentali e necessari per capire un po’ meglio la vita.

Ci è sembrato molto simpatico nel parlare del significato dell’amore esponendolo in modo filosofico ma allo stesso tempo in un modo molto vicino a noi.

Nonostante la sua età ha un modo di esprimersi molto vicino al nostro e forse per questo è riuscito a mantenere in silenzio per mezz’ora circa 6000 giovani ( cosa che credevamo fosse impossibile!!!!).

Giulia, Claudia, Matteo, Enrico, Giacomo

L’evento più importante della giornata è stato l’eucaristia.

I sacerdoti ci hanno portato l’eucaristia accompagnati da una luce.

La luce simboleggiava Gesù che viene accolto dai nostri cuori.

Mauro, Lidia, Leonardo, Riccardo

Dopo la Messa abbiamo consumato il pranzo che ci eravamo portati da casa e in quel momento di pausa abbiamo scoperto che li vicino a noi c’era un nostro amico animatore. Chiiii? Ma Mauro Polesello!!

Durante la seconda parte della giornata si sono svolte numerose attività interessanti come quelle dei balli di gruppo del signor Mirco e degli stand, espressione di molteplici realtà oratoriali, di volontariato, di associazionismo ed anche di opportunità di gioco.

Abbiamo avuto l’opportunità di ballare accompagnati dall’animazione di un gruppo di ragazzi allegri e gioiosi, vestiti con delle magliette arancioni.

Ci hanno reso tutti molto vivaci e ci hanno caricati per tutto il pomeriggio.

Alessio, Giorgia, Davide

Sembrava uscito da un centro turistico, ma invece è uno dei più grandi esperti di balli etnici presente nella zona. Un anziano signore, molto agile per la sua età, ci faceva da guida nel ballare le classiche danze dei popoli aborigeni.

Ci ha fatto cominciare con una serie di danze di coppia molto divertenti: posizionatici in due cerchi uno interno all’altro, a ritmo di musica, abbiamo ballato a turno con partners diversi.

Terminata questa tranche, il nostro insegnante ci ha fatto disporre in ordine sparso per il parterre, e dal palco ci ha guidati all’apprendimento di altri balli tipici, tra i quali la famosa HAKA ballata dai rugbisti neozelandesi.

Esperienza molto bella e interessante da cui prenderemo spunto per nuovi balletti da insegnare ai bambini del Gr.Est.

Enrico e Simone

Foto di gruppo con gli animatori della parrocchia di Visnà.

Enrico, fotografo ufficiale degli animatori, perché anche un fotografo può essere fotografato

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