Madonna Motta

LA MADONNA DI MOTTA PELLEGRINA

 

 

Per la prima volta, dall’apparizione a Giovanni Cigana avvenuta il 9 marzo 1510, la Madonna di Motta di Livenza è uscita dal suo Santuario per andare pellegrina nelle Parrocchie della Diocesi di Vittorio Veneto. Un gesto affettuoso della Vergine che ricambia la visita ai pellegrini che accorrono numerosi a trovarla nella sua casa.

La sera del 9 marzo 2007, il vescovo diocesano, mons. Giuseppe Zenti, annunciando il pellegrinaggio per preparare il Grande Giubileo del quinto centenario dell’Apparizione che si celebrerà nel 2010, si esprimeva così: “La speranza di tutti è che risvegli la fede in tanti cristiani, in tante famiglie. Il 2010 sarà un anno di grazia, un anno importante, un anno mariano

Dal 18 al 20 maggio la Vergine dei Miracoli ha visitato la Comunità di Colfrancui, sostando nella chiesa dedicata a San Giacomo Apostolo. Una partecipazione inattesa ha caratterizzato queste giornate intense di preghiera.

Sotto la sequenza fotografica dell'arrivo, riportiamo le numerose impressioni raccolte sullo storico avvenimento.

 

 

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Un arcobaleno attraversa il cielo Preparativi La chiesetta I tedofori all'opera
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Finalmente qui Processione Il saluto L'ingresso
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Nella chiesa parrocchiale Luce e fiori La Vergine dei Miracoli Bambini in ascolto

 

Vista da vicino

Impressioni e preghiere

 

* Che gioia, Madonna dei Miracoli. Con umiltà, sei venuta a dirci: “Figli miei, non vi lascerò mai soli”.

*  Ho sentito una forte emozione e qualche cosa di caldo che mi prendeva.

*  Non so perché, ma il pensiero dell’arrivo della Madonna dei Miracoli un po’ mi turbava. Appena il mio sguardo ha incontrato il suo, un brivido mi è sceso lungo tutta la schiena, una sensazione indescrivibile, che tuttora provo. La sua presenza mi ha dato quella serenità, dentro di me, che cercavo da tempo.

 * L’arrivo di Maria è stato come il primo raggio di sole che spunta da dietro le nuvole dopo una tempesta. Durante il saluto di don Sante, a nome della Comunità, sentivo un forte calore e una grande serenità interiore. Illuminata dalle semplici candele, sembrava una vera regina la nostra mamma. Nell’addobbare il paese, sentivamo proprio il desiderio di non tralasciare nulla. Per lei abbiamo poi voluto richiamare, con il canto gioioso, tutte le famiglie e aiutarle a riaccendere quella luce sul cammino che porta a Gesù. “Madonna dei Miracoli, sei arrivata nel silenzio e sei andata via nello stesso silenzio. Hai portato una ventata di dolce e rinnovata fede”.  

* “Maria, con il tuo esempio ci hai insegnato che non sempre è possibile fare tutto ciò che piace. Tu non hai pensato a ciò che desideravi, tu non ti sei chiesta: dove vivrò? cosa farò? Ti sei fidata dell’amore immenso di Dio, ti sei affidata a lui”.

Quante volte noi sposi riusciamo a fare delle rinunce senza farle pesare a chi ci è vicino? Quante volte trasmettiamo ai nostri figli che le rinunce fatte con l’altro e non per l’altro sono le uniche a portare frutto? Quante volte rinunciamo a qualcosa senza pretendere niente in cambio? Nelle nostre famiglie tanti valori quali l’umiltà, la pazienza, il perdono, la gratuità, l’amore puro si sono un po’ affievoliti o forse sono scomparsi. “Aiutaci, Maria, a ricordarci del tuo ‘sì’ gioioso”.

* L’arrivo della Madonna era previsto per le 20.30, la pioggia non accennava a smettere e l’ora si avvicinava. All’improvviso cessò di piovere, e come per incanto uscì un enorme arcobaleno, «l’arco dell’alleanza».  All’appuntamento eravamo tutti lì, grandi e piccoli; chi teneva una candela, chi un lumino; in molte mani il rosario; qualche anziana pregava in silenzio. Il giorno della partenza pioveva, quelle erano le nostre lacrime di gioia, di ringraziamento. Sicuramente, la visita della Madonna dei Miracoli ha lasciato un segno nei nostri cuori. Il vederla, parlarle e pregare con lei è stato bello e indimenticabile, mi ha dato una carica, una forza e un’energia che ancora non conoscevo. Ora più di prima, regna nel mio cuore la serenità, la gioia, l’amore e, molto più ricca, la fede.

* La Madonna è sempre la stessa, è il nostro cuore che cambia. I suoi messaggi non cambiano: conversione e preghiera. E’ stato commovente vedere le persone riunite lungo le strade per accogliere gioiosamente la Madre di Dio: una festa di nastri, di luci, di preghiere. Ricordava l’arrivo della Madonna Pellegrina nel lontano 1951. Ha percorso le nostre strade, ha benedetto le nostre case, le famiglie, gli ammalati, come faceva Gesù. Immagino, però, che l’emozione più grande sia stata per l’Evelina, la donna del dolce sorriso costretta da tanti anni nel suo letto di sofferenza. Anche lei ha potuto incrociare lo sguardo della Madonna.

Un ricordo particolare va a don Vittorino, il parroco che ci ha lasciato da poco. Amava tanto la Vergine. Quante volte ci aveva accompagnato alla grotta di Lourdes! E la Madonna gli è stata accanto nella sua ultima residenza terrena, la “Casa di Accoglienza Madonna di Lourdes”, accompagnandolo dolcemente alla Casa del Padre.

Pensieri

 

Gli adulti

.  Fa’, o Santa Vergine, che il tuo passaggio per le nostre strade semini speranza e scuota l’indifferenza delle anime tiepide.

.  Un raggio di sole ha annunciato il tuo arrivo. E’ stata un’emozione fortissima vederti spuntare. E’ stato bello parlare con te. E’ stata una gioia immensa cantare per te. Grazie.

.  In particolare, la Messa per gli infermi e per gli ammalati ha toccato le corde più profonde del mio animo.

.  Avere la Madonna dei Miracoli nella nostra chiesa, poterla pregare da vicino mi ha commosso.

. Nei momenti difficili della mia vita, ho sempre sentito accanto a me la Madonna di Motta. Ho ricevuto delle grazie importanti e la mia devozione non cesserà mai. E’ venuta a ricordare ai nostri cuori assopiti la necessità della preghiera per le famiglie, per i giovani, per allontanare le guerre, per combattere la fame.

.  Maria, sii accanto ai nostri figli, piccoli o grandi che siano, fa’ che trovino la strada verso il bene, che non s’imbattano in compagnie pericolose, che sappiano vivere con carità tutte le fasi della loro vita, attenti ai bisogni e alle esigenze di quanti li affiancano nel loro cammino.

.  Ora si tratta di dare un seguito a questo risveglio, non lasciare che piano piano tutto ricada nell’indifferenza.

.  Quando ho visto la Madonna entrare nella nostra chiesa, ho pensato ai tempi  in cui, bambina, partivo alle due del mattino, a piedi scalzi, per andare a Motta a chiederle protezione.

.  Nei suoi messaggi, la Vergine chiede di amare i sacerdoti, di sostenerli con la preghiera piuttosto che giudicarli perché hanno il potere di assolvere i peccati e di donare Gesù nell’Eucaristia.

 

I ragazzi

.  Ho scoperto che la Madonna ha saputo parlare il nostro dialetto per farsi capire dalle persone semplici.

.  Spero di tutto cuore che la Madonna mi aiuti a mantenere le promesse che ho letto davanti a tutti.

.  Alla tua vista ho avuto una sensazione di gioia e di felicità.

.  Hai dato speranza a chi non ti ha mai visto e a chi è malato.

.  Ho provato un misto di  felicità e di timore.

.  Maria qui a Colfrancui: è stato bello.

.  Ti ringrazio per il dono grande e per i miracoli portati.

.  E’ stato un onore per la nostra chiesa averti qui.

.  Non capita tutti i giorni averti in mezzo a noi.

.  E’ servita, questa visita, a dare forza a noi ragazzi, a dar serenità agli anziani, a dar coraggio agli infermi.

.  Grazie a padre Mario per la pazienza.

 

Un bambino

.  “Angelo di Dio che sei il mio custode, affida la mia crescita alla Madonna”.

      Riflessioni

* Che gioia, Madonna dei Miracoli. Con umiltà, sei venuta a dirci: “Figli miei, non vi lascerò mai soli”.

*  Ho sentito una forte emozione e qualche cosa di caldo che mi prendeva.

*  Non so perché, ma il pensiero dell’arrivo della Madonna dei Miracoli un po’ mi turbava. Appena il mio sguardo ha incontrato il suo, un brivido mi è sceso lungo tutta la schiena, una sensazione indescrivibile, che tuttora provo. La sua presenza mi ha dato quella serenità, dentro di me, che cercavo da tempo.

* L’arrivo di Maria è stato come il primo raggio di sole che spunta da dietro le nuvole dopo una tempesta. Durante il saluto di don Sante, a nome della Comunità, sentivo un forte calore e una grande serenità interiore. Illuminata dalle semplici candele, sembrava una vera regina la nostra mamma. Nell’addobbare il paese, sentivamo proprio il desiderio di non tralasciare nulla. Per lei abbiamo poi voluto richiamare, con il canto gioioso, tutte le famiglie e aiutarle a riaccendere quella luce sul cammino che porta a Gesù. “Madonna dei Miracoli, sei arrivata nel silenzio e sei andata via nello stesso silenzio. Hai portato una ventata di dolce e rinnovata fede”. (M.B.)

* “Maria, con il tuo esempio ci hai insegnato che non sempre è possibile fare tutto ciò che piace. Tu non hai pensato a ciò che desideravi, tu non ti sei chiesta: dove vivrò? cosa farò? Ti sei fidata dell’amore immenso di Dio, ti sei affidata a lui”.

Quante volte noi sposi riusciamo a fare delle rinunce senza farle pesare a chi ci è vicino? Quante volte trasmettiamo ai nostri figli che le rinunce fatte con l’altro e non per l’altro sono le uniche a portare frutto? Quante volte rinunciamo a qualcosa senza pretendere niente in cambio? Nelle nostre famiglie tanti valori quali l’umiltà, la pazienza, il perdono, la gratuità, l’amore puro si sono un po’ affievoliti o forse sono scomparsi. “Aiutaci, Maria, a ricordarci del tuo ‘sì’ gioioso”.

* L’arrivo della Madonna era previsto per le 20.30, la pioggia non accennava a smettere e l’ora si avvicinava. All’improvviso cessò di piovere, e come per incanto uscì un enorme arcobaleno, «l’arco dell’alleanza».  All’appuntamento eravamo tutti lì, grandi e piccoli; chi teneva una candela, chi un lumino; in molte mani il rosario; qualche anziana pregava in silenzio. Il giorno della partenza pioveva, quelle erano le nostre lacrime di gioia, di ringraziamento. Sicuramente, la visita della Madonna dei Miracoli ha lasciato un segno nei nostri cuori. Il vederla, parlarle e pregare con lei è stato bello e indimenticabile, mi ha dato una carica, una forza e un’energia che ancora non conoscevo. Ora più di prima, regna nel mio cuore la serenità, la gioia, l’amore e, molto più ricca, la fede.

* La Madonna è sempre la stessa, è il nostro cuore che cambia. I suoi messaggi non cambiano: conversione e preghiera. E’ stato commovente vedere le persone riunite lungo le strade per accogliere gioiosamente la Madre di Dio: una festa di nastri, di luci, di preghiere. Ricordava l’arrivo della Madonna Pellegrina nel lontano 1951. Ha percorso le nostre strade, ha benedetto le nostre case, le famiglie, gli ammalati, come faceva Gesù. Immagino, però, che l’emozione più grande sia stata per l’Evelina, la donna del dolce sorriso costretta da tanti anni nel suo letto di sofferenza. Anche lei ha potuto incrociare lo sguardo della Madonna.

* Un ricordo particolare va a don Vittorino, il parroco che ci ha lasciato da poco. Amava tanto la Vergine. Quante volte ci aveva accompagnato alla grotta di Lourdes! E la Madonna gli è stata accanto nella sua ultima residenza terrena, la “Casa di Accoglienza Madonna di Lourdes”, accompagnandolo dolcemente alla Casa del Padre.