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LA QUESTIONE OLEIFICIO MEDIO PIAVE

Nel 1988,  il Consiglio Pastorale Parrocchiale si pronuncia sulla scomoda presenza del complesso industriale collocato a poche centinaia di metri dal centro del paese.

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 la lettera, in data 10 dicembre 1988, indirizzata ai Sindaci dei Comuni di di Oderzo e di Fontanelle e al titolare dell'oleificio, di accompagnamento   del documento approvato dal Consiglio Pastorale

...si trasmette, per opportuna conoscenza, copia del documento approvato dal Consiglio Pastorale Parrocchiale di Colfrancui al termine di un approfondito esame della situazione determinata dalla presenza in paese dell'Oleificio Medio Piave.

(per aprire, clicca sulla lettera)

 

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il documento con il quale il Consiglio Pastorale, riunito il 4 novembre 1988, chiede il trasferimento, nel giro di qualche anno, dell'oleificio in sede più idonea, dotata di opportune infrastrutture e misure anti-inquinamento

Acqua, aria, suolo sono beni di tutti e l'interesse collettivo viene prima di ogni interesse privato.

Il problema è noto: l'oleificio Medio Piave provoca disagi per le polveri, gli odori, i rumori che emana. Anche se le indagini degli organi preposti non hanno finora fornito grosse prove d'inquinamento ambientale, l'equilibrio del fiume Lia appare deteriorato. A ciò si aggiunge un intenso traffico di mezzi pesanti, causa di pericolo per le persone e rischio per la stabilità degli edifici.

Se sosteniamo che ci sta a cuore l'ecologia - cioè la conservazione delle risorse della terra per quelli che verranno - dobbiamo rimettere in discussione  principi della società industrializzata, che antepone le leggi del profitto al bene comune.

Diventa vitale a questo punto l'adozione di misure a tutela dell'ambiente per evitare mali futuri. Del resto, le preoccupazioni ecologiche danno una straordinaria attualità al messaggio di San Francesco d'Assisi.

Dopo queste riflessioni, il Consiglio Pastorale di Colfrancui sente il dovere - mentre sull'argomento si è sviluppato un ampio dibattito  che ha coinvolto gli enti locali, le istituzioni preposte ai controlli ambientali, le forze politiche e sociali - d'intervenire con una presa di posizione chiara, senza timore di uscire dalla sfera delle sue competenze. E' infatti nostra convinzione che i problemi della comunità viva abbiano assoluta priorità nelle nostre attenzioni.

Di fronte al deteriorarsi delle condizioni di vita e alla compromissione dello sviluppo del paese, pur senza sottovalutare l'occupazione per una quarantina di dipendenti, questo Consiglio individua un'unica soluzione: il trasferimento, in tempi medi dell'ordine di qualche anno, dell'oleificio in sede più idonea, dotata di opportune infrastrutture e misure anti-inquinamento; anche perché la ricerca di soluzioni tecniche non ha fin qui portato i risultati sperati.

Sente anche il dovere di stimolare le autorità competenti ad una più puntuale azione di controllo, a tutela del bene comune che viene prima di ogni altro interesse.

Colfrancui, 4 novembre 1988

                                                                              Il Consiglio Pastorale Parrocchiale

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DON VITTORINO MONSIGNORE

 

 

La mattina di Pasqua, 16 aprile 2006, il Vescovo con un'inaspettata visita-lampo prima della Messa delle 8.30 ha dato l'annuncio della nomina di don Vittorino, da venticinque anni a servizio di questa Parrocchia, a Monsignore.

Mentre ci rallegriamo per questo riconoscimento della dedizione intelligente e totale a questa Comunità, siamo lieti di presentare il documento ufficiale di nomina. A don Vittorino, le congratulazioni più vive e l'augurio di un ministero sempre fecondo.