IL PARCO NATURALE DELLA LANCA “MELLA MORTA”
Dalla sua costituzione,il Fauno ha posto come una delle sue principali attività la ricerca di aree in abbandono e non da riqualificare in termini ambientalistici.Nella realtà della Bassa Bresciana,dove la coltivazione intensiva ha portato allo sfruttamento quasi totale del territorio,la ricerca di tali aree si è fatta difficile,ma non per questo impossibile.Verso la fine del 1993 è stato individuato questo sito che si trova all’interno dei confini del Comune di Pavone del Mella,anche se territorialmente è inclusa nel Comune di Milzano a causa di una rettifica dell’alveo del fiume,di circa 9000 mq.in prossimità di una ex discarica e coltivata a prato.Lo specchio d’acqua di questa località era un normale tratto del corso del fiume Mella che a seguito delle opere di regimentazione eseguite nel 1967 (prismatura dell’argine),per le piene del 1966,ha visto rettificato il suo corso lasciando isolata la vecchia ansa.Grazie ad una raccolta di sottoscrizioni (iniziativa “adotta un parco”,consistente nella vendita simbolica di un mq.)e una serie di altre iniziative per reperire i fondi necessari,si è riusciti ad acuire l’area donandola al comune di appartenenza che a sua volta con una convenzione ci assegnava la gestione della stessa. Nell’ottobre del 1993 è stato presentato il progetto di riqualificazione,premiato il 21-07-1994 col premio nazionale Alpe Carnia (secondo posto),che ha portato alla realizzazione del parco,dedicato alla memoria dell’ambientalista Francesco Pietta, inaugurato il 5-6-1994.
Il Parco consta di una radura a semicerchio destinata a prato stabile autoctono al fine di ricreare l’habitat ideale per insetti ,piccoli mammiferi e rettili (importantissimi in quanto anello fondamentale della catena alimentare) da cui dipartono tre coni ottici che conducono a tre pontili a sbalzo verso la lanca che favoriscono l’osservazione ravvicinata della natura esistente sullo specchio d’acqua.Lungo il perimetro dell’argine della lanca si sono piantumati circa 300 tra alberi e arbusti,interamente autoctoni o naturalizzati.Per rendere maggiormente fruibile il posto ai visitatori si è destinata una parte dello stesso a scopi ricreativi attrezzandola con tavoli,panche,fontana, barbecue e barca; il tutto nel rispetto della destinazione comunque diversa di questo parco e con il minor impatto ambientale possibile.
Attualmente le alberature e soprattutto i cespugli consentono l’insediamento degli uccelli di tutte le specie tipiche delle aree verdi fluviali,la vegetazione
di tipo palustre quello delle specie acquatiche,nello stagno sono presenti svariate specie di insetti,pesci,anfibi e rettili;nella radura sono presenti alcuni
piccoli mammiferi.
L’area in questione comunica con il Vivaio- semenzaio didattico, con il Parco Sovracomunale di Pralboino e con altre località poco conosciute,ma non per questo meno meritevoli di visita,mediante piste ciclabili collocate sulle strade alzaie degli argini del fiume Mella.
Tutto questo fa del Parco Mella Morta un luogo,anche se piccolo,ideale per il relax, per conoscere la natura e imparare a rispettarla e,perché no,un esempio da
imitare……vi aspettiamo numerosi.