N.42

DOV'E' IL FONDO ? (COPERTINA)

La spaventosa e drammatica situazione in cui si trova Napoli e la Campania con le strade che sono sommerse da montagne di immondizia, una situazione sanitaria allarmante, ospedali al collasso, pazienti disperati buttati sulle barelle sono un atto di accusa totale e irreversibile per un gruppo di potere che ha dominato questa regione negli ultimi 15 anni e il cui massimo responsabile, Antonio Bassolino, dovrebbe rassegnare le dimissioni, assumendosi tutte le responsabilità morali e politiche di questa catastrofe.
Se la Campania è diventata domino assoluto della camorra ciò è avvenuto con la corresponsabilità dei poteri politici e delle istituzioni dominanti. La catastrofe dell'immondizia e della sanità è dovuta a un pressappochismo criminale unito a una gestione politica dove corruzione e clientelismo hanno soffocato e distrutto ogni barlume di spirito civile.
Il Cobas è solidale con la popolazione di Pianura,
la cui giusta rivolta va interpretata come l'ultimo baluardo di legalità esistente nella città di Napoli. Questi poteri che hanno provocato questa catastrofe e che in questi anni hanno governato con la camorra adesso si stanno scagliando con il gendarme di Genova Di Gennaro contro la popolazione di Pianura criminalizzandola e accusandola di infiltrazione camorraristica.
Questo potere criminale sta pianificando e preparando il massacro, non si può permettere impunemente una strage di queste dimensioni. Bisogna fermare questo potere politico criminale e assassino, c'e' un solo mezzo per farlo, con le dimissioni immediate del Presidente Bassolino ED IL COMMISSARIAMENTO DELLA REGIONE
                                                                                                                                                                                                              Rocco Lombardi

Mentre Napoli sta morendo soffocata da immondizia il Cardarelli viene travolto dalle barelle. Non veniteci a dire che è un problema regionale oppure i picchi influenzali ...E’ bastata la notizia dell’arrivo dei NAS per assistere al solito miracolo dello svuotamento della X medicina d’urgenza. Le barelle sono utilizzate da qualcuno per i propri fini a dannoo dei pazienti e lavoratori. Questa amministrazione è incapace di pensare a logiche che non siano di spartizione (la prossima la stanno organizzando con le strutture semplici dipartimentali) e di appalti. Stanno ristrutturando tutto senza pensare a cosa vanno incontro. Non abbiamo quasi più camere operatorie e continuano in una illogicità scellerata. Ma non bastano più le parole. 
Questa amministrazione è la degna espressione di chi l’ha nominata: il centrosinistra. Come per Napoli sembra che non si arrivi mai al fondo anche per il Cardarelli il vortice sembra infinito. 
Sia governo aziendale che regionale sono incapaci di ragionare in termini di diritti collettivi. Devono andarsene via...e per mandarli via non bastano più le parole... C’è bisogno della partecipazione di tutti. Tutti noi dobbiamo per un attimo dimenticarci i nostri piccoli egoismi (lo straordinario ecc:) e ritornare ad essere protagonisti, Dobbiamo arrivare in tempi rapidi ad una mobilitazione reale di tutto l’ospedale come è necessaria una mobilitazione di tutta Napoli contro chi sta negando salute e diritto alla vita ai Napoletani 

I LAVORATORI POSSONO PARTECIPARE AI LAVORI DELL'RSU

Come di norma la nuova RSU ha formalizzato il proprio regolamento interno.
Abbiiamo avuto una netta discordanza con la maggioranza dell’RSU sul tema della partecipazione dei lavoratori alle riunioni dell’RSU. La maggioranza ha optato per riunioni a porte chiuse noi abbiamo messo a verbale che ogni volta che i lavoratori vorranno assistere alle riunini dell’RSU noi staremo al loro fianco. E’ un principio elementare di democrazia che le riunioni di un organo elettivo siano pubbliche.
Abbiamo poi rivendicato, in ottemperanza a diverse sentenze anche della cassazione, che ogni volta che riterremo opportuno come componente Cobas dell’RSU indiremo l’assemblea dei lavoratori senza legare tale indizione ai voleri della maggioranza.
Nel regolamento è stato inserito come novità la possibilità di indire il referendum dei lavoratori.
E’ stata respinta a stragrande maggioranza la proposta dell’FSI che individuava un comitato di coordinamento composto solo da 8 delegati (1 per sigla) e prefigurava che questo organo si riunisse ogni settimana mentre l’RSU ogni mese. In parole povere veniva completamente disatteso il voto dei lavoratori perchè l’RSU in pratica veniva svuotato di ogni valore relegando tutto ad 8 persone. 

VERSO LA NOMINA DEI RLS 

Nel Cardarelli non vi sono mai stati i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (coloro che dovrebbero interessarsi alla sicurezza sui luoghi di lavoro) ma solo due delegati RSU che dal 2000 sono stati individuati per certi atti aziendali previsti dalla 626.
Nel 2003 e 2004 dopo una dura battaglia riuscimmo ad imporre le elezioni degli RLS ma grazie alla totale assenza dei medici non si raggiunse il quorum necessario (50%+1) per validarle. La nuova legislazione inerente alla 626 prevede che dovranno essere indette a livello nazionale le elezioni degli RLS da svolgere in un’unica giornata.
Siamo stati concordi con altri che, visti i precedenti e considerato che poi una direttiva nazionale indicherà il giorno in cui fare le elezioni, urge che nel frattempo si individuino dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza con il metodo più veloce previsto dalla legge : a designazione sindacale.
Parlare di elezioni per la designazione nel contesto normativo attuale e con le assurde condizioni in cui si trovano i lavoratori sarebbe solo un modo per non cambiare nulla e continuare a negare tale imporatnte figura ai lavoratori
L’importante è che queste figure finalmente ci siano anche nel Cardarelli.Poi verrà presto il giorno in cui dovranno essere elette.
La prossima settimana la RSU dovrebbe ratificare tale scelta

L'AUTOCONVENZIONAMENTO NON DEVE ESSERE L'OCCASIONE PER STIPENDI D'ORO PER POCHI FORTUNATI

Con la scusa dell’urgenza dell’avvio dell’emodinamica qualche dirigente, che purtroppo ultimamente è venuto ad arricchirci ,vorrebbe che un gruppo di prescelti si gonfino gli stipendi con la pratica dell’autoconvenzionamento.E’ UNA PRATICA INACCETTABILE.
Siamo dell’idea, concordi con altri, che l’autoconvenzionamento per il comparto deve essere una pratica che deve essere utilizzata in maniera generalizzata in modo tale da permettere migliori guadagni ai lavoratori e liberare i fondi che attualmente vengono ingoiati dallo straordinario.
Le premesse contrattuali ci sono e non capiamo il perchè i dirigenti medici possono utilizzare l’autoconvenzionamento e noi no.
Cosa diversa è invece cercare di dare solo ad un gruppo ristretto di persone, scelto fra l’altro con metodi oscuri senza alcun avviso interno e corso adeguato di formazione, la possibilità di lavorare in autoconvenzionamento. 
Siamo decisamente contrari all’idea che si avvii l’emodinamica con l’autoconvenzionamento, non esistendo nemmeno il presupposto legale, anzi a parere nostro uno dei pochi reparti dove vi sarebbero tutti i presupposti per avviare l’autoconvenzionamento sarebbe la medicina d’urgenza.
Vi terremo informati su tale problematica perchè riteniamo oltremodo scandaloso se si punterà a creare posti in qualche modo ambiti con ricchi stipendi mentre chi lavora in codizioni ai limite di tutto non ha alcun tipo di riconoscimento.