Cos'è
il counseling?
Accogliere, accettare ed essere autentici, capire i bisogni dell'altro, saper
ascoltare, comprendere ed orientare le persone che chiedono aiuto.
Queste abilità e capacità distinguono chi fa counseling ed ha
scelto di percorrere una strada professionale impegnativa. Il counseling è
un relazione di aiuto versatile e si presenta come uno strumento utilizzabile
da chi è chiamato ad aiutare persone, gruppi e comunità, nell'affrontare
e risolvere problemi. Quindi possono diventare counselor gli stessi medici,
insegnanti, pedagogisti, infermieri, assistenti sociali e tutti coloro che
operano nei settori pastorali e religiosi. La prevenzione, il sostegno e la
promozione al benessere personale che il counselor favorisce, permette di
creare centri di accoglienza per persone che desiderano sviluppare le proprie
personali propensioni e la propria identità.
Il counseling è la novità di fine millennio nel campo delle
scienze sociali, non è psicoterapia, non è intervento sulla
patologia, ma è trasmissione di abilità e competenze atte a
facilitare lo sviluppo delle potenzialità e il miglioramento delle
risorse dell'individuo, del gruppo e delle organizzazioni, facilitando il
soddisfacimento dei bisogni e il cambiamento.
Fare counseling significa soprattutto intraprendere un percorso di crescita
nelle capacità di sapere, saper fare e saper essere.