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Dopo l'umiliante
sconfitta rimediata contro il Santarcangelo, il Forlì
sta preparando la trasferta di domenica, contro la Civitanovese.
Il Forlì deve prima di tutto ritrovare la grinta di una volta e
ritrovare la
voglia di vincere, solo così potrà riagguantare la capolista Fano.
Domenica contro il Santarcangelo è stata una vera partitaccia, forse
la più brutta vista quest'anno e come se non bastasse, ne è uscita
con le ossa rotte.
Felici infatti sembra aver subito una distorsione al ginocchio, mentre
Coletti è stato squalificato per un turno (somma di ammonizioni).
La Civitanovese ha 21 punti e occupa una posizione di medio-bassa
classifica.
Domenica il Forlì dovrà fare i conti contro un pubblico davvero
stupendo
come quello di Civitanova e quindi giocare tutti i 90' in un'atmosfera
infuocata.
In settimana ci sono state buone e cattive notizie: quella buona è che
mister Bardi già dalla prossima settimana, potrà contare sul
neoacquisto,
Rivaldo.
La cattiva è invece, il comportamento di alcuni tifosi forlivesi nei
confronti
della squadra. Domenica infatti, un gruppo di persone (tre o quattro)
ha
offeso con pesanti insulti la squadra e l'allenatore.
Questo è un comportamento incivile che non solo fa male al Forlì, ma a
tutto l'ambiente calcistico. Anche nella gara contro il Russi ci sono
stati simili episodi e chi ne ha fatto le spese è stato l'ex Claudio
Pari
(che al Forlì ha dato tantissimo). Non vorremo più sentire queste
frasi,
perchè oltre a non fare bene a nessuno, sono vera espressione
della
violenza.
Chiudendo questo discorso, domenica contro la Civitanovese non si
non si riesce a capire, se Di Matteo partirà titolare; visto che
nella
scorsa giornata ha giocato gli ultimi 50'.
Il Forlì deve vincere assolutamente, cercando con una vittoria di
risquotere gli animi.
Il Fano invece giocherà in casa contro il povero Legnago, che domenica
scorsa è uscito sconfitto per 6-1 contro il Senigallia.
La prima gara disputata tra Forlì e Civitanovese fu nel campionato
1961/62, dove i galletti vinsero per 2-0 (andata) e 1-0 (ritorno a Forlì).
Matteo Labbate
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