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Dov'è
finita la grinta di tempo? Il Forlì perde l'enesima occasione per
riagguantare
la capolista Fano e non va oltre l' 1-1 contro il Bellaria.
Bardi fin da inizio gara, ha deciso di tenere il bomber in panchina e di
schierare fin
dal primo minuto, l'italo argentino Maffei.
Il pubblico biancorosso ha ancora risposto alla grande, 1000 circa, i
presenti e in
gradinata i "boys" e il Club Calderoni, hanno cercato di
sostenere la squadra con
cori di alta serie. Purtroppo tutto questo non è valso e a fine gara,
gli unici
a gioire sono i tifosi ospiti.
Il Forlì era partito alla grande e dopo appena ventidue secondi si
portava in vantaggio,
con lupo Fabiani. La partita invece di essere domata dalla formazione
biancorossa,
diventa un vero "strazio"; errori a centrocampo e la
disattenzione permettono alla
squadra avversaria di continuare a sperare.
Castorina al 13' avrebbe la possibilità di raddoppiare, ma è Bertozzi
a chiudere in
uscita, compiendo un prodigioso salvataggio.
La partita non decolla e il pubblico comincia ad impazientirsi finchè
al 34' arriva il
meritato pareggio ospite: parabola di Rossi per Lodovichetti che
colpisce la traversa,
ma sul seguente rimpallo, è lesto Biserna ad insaccare.
Nella ripresa mister Bardi schiera Di Matteo (invocato dal pubblico) al
posto di Coletti.
Nulla da fare, infatti anche schierando il 3-4-3, il Forlì non segna e
come se non
bastasse le occasioni invece di aumentare, calano vertiginosamente.
L'unica nota del secondo tempo è l'espulsione del bellariese Vasini,
poi il resto è
tutto da dimenticare.
Il Forlì deve ritrovare l'anima di una volta, solo così potrà ambire
ai fatitici sogni della
C-2. Anche il Fano sembra non godere di una buona salute e il pareggio
contro
il Riccione ne è una riprova.
Domenica andrà di scena Cagliese-Forlì e per Bardi, l'unico obbiettivo
sono i tre punti.
MATTEO LABBATE
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