STRUMENTI PER LA
LAVORAZIONE
Per la lavorazione dell’argilla sono richiesti
pochi e semplici strumenti, sono indispensabili un filo di nylon o di metallo
per tagliare i panetti, un mattarello per stendere la lastra, delle spatoline
flessibili per livellare le superfici
esterne e interne degli oggetti, uno spruzzino con acqua per ammorbidire
l’argilla.
COME SI LAVORA
La lavorazione è simile alla lavorazione degli
impasti per la pizza o per la pasta
fatta in casa, infatti l’argilla per essere ammorbidita e modellata deve prima essere
impastata evitando di imprigionare bolle d’aria al suo interno che potrebbero
compromettere l’integrità del manufatto
provocandone la rottura o l’esplosione in fase di cottura.
Il colombino
E’ una tecnica molto semplice, consiste nel
modellare dei rotolini facendo scorrere l’argilla tra le mani ed una superficie
fino ad ottenere salamini del diametro
di circa un centimetro. I rotolini vanno poi sovrapposti l’uno sull’altro ed
uniti tra loro con la barbottina e facendo scivolare l’argilla con il pollice
dall’alto verso il basso legando la parte inferiore con quella superiore del
colombino sottostante. E’ possibile con questa tecnica ottenere forme e
dimensioni diverse orientando i rotolini verso l’interno o l’esterno rispetto
al centro dell’oggetto.
Si prosegue con il livellamento della
superficie con una spatolina eliminando le parti in eccesso e coprendo
eventuali buchini.
Modellato l’oggetto si lascia seccare lentamente per qualche giorno in un
luogo riparato da correnti per evitare che l’acqua evaporando velocemente
provochi la formazione di crepe.
Si passa quindi ad una
prima cottura alla temperatura di circa 1000°C ottenendo così il
biscotto.
Lastre
Le lastre si ottengono spianando i panetti con
il mattarello fino allo spessore desiderato.
Sono ideali per la creazione di scatole o
ciotole stampate. Infatti ritagliando ed incollando i vari pezzi con la
barbottina ( un collante ricavato dalla stessa argilla resa semiliquida con
aggiunta di acqua) è possibile ottenere oggetti dalle forme squadrate.
E’ importante prestare molta attenzione quando
si incollano le varie parti rinforzando eventualmente le giunzioni con altri
pezzi di argilla ammorbidita per evitare che questi asciugando si stacchino.
Tecnica a pollice
Per la creazione di ciotole o pezzi incavati si
usa la tecnica del pollice, facendo pressione con i pollici su una pallina di
argilla si può dare una forma rotondeggiante ed incavata, creando così oggetti
tipo tazzine, salsiere ecc.
Ingobbio: durante la fase di essiccamento della
creta vi è un momento in cui questa ha la consistenza del cuoio, è in tale fase
che si può applicare l’antica tecnica dell’ingobbio. Questa tecnica
consiste nello stendere uno strato di barbottina di argilla bianca o colorata
sull’oggetto foggiato; in seguito si procede all’essiccatura e cottura. Può
essere necessario fare una seconda cottura se si vuole ulteriormente decorare
l’opera o invetriarla per renderla lucida e impermeabile.
Sottocristalline o colori: è la vera e
propria fase di decorazione. I colori si danno direttamente sul biscotto, che
può essere bianco o rosso, con leggere pennellate. In commercio si trovano
colori già pronti all’uso oppure polveri di pigmento che vanno disciolte in
acqua, in entrambi i casi offrono una vasta gamma di tonalità con cui possiamo
liberare la fantasia. Dopo aver disegnato e colorato il pezzo, segue una fase
essenziale: quella dell’invetriatura mediante l’uso della cristallina.
Smalti: a differenza della cristallina che
lascia visibile la superficie (colorata o meno) dell’oggetto, gli smalti che
rivestono il biscotto sono del tutto coprenti. Questi possono essere lucidi
oppure opachi e, dopo la cottura, il risultato sarà sempre quello di un
rivestimento duro e compatto che renderà l’oggetto totalmente impermeabile.
Così come per i colori, in commercio si trovano smalti pronti in barattolo
oppure in polvere ma, di certo, i primi sono molto più semplici da usare. La
particolare composizione chimica dello smalto fa sì che questo debba essere
applicato generosamente per consentire, durante la cottura, la giusta fusione a
temperature che vanno dai 950° ai 1100°C.
Cristallina: è una polvere
vetrosa che si scioglie con acqua. La soluzione ottenuta si stende sul
biscotto, in uno strato molto sottile, immergendovi l’oggetto con speciali pinze o passandolo con uno
nebulizzatore, poiché asciuga molto rapidamente bisogna fare attenzione alla
formazione di sgocciolature.
si procede con una seconda
cottura ad almeno 900°. E' a questa temperatura che la cristallina fonde e
diventa vetrosa, lucida e trasparente (cristallina, appunto).
ALCUNI MIEI LAVORI
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