Il cantautore è un animale strano uno scherzo del destino Perché c’ha dentro come un germe un tarlo un virus clandestino Che scuote come da una gabbia come il rombo di un motore Tuona da un cofano come bambini esplodono correndo al sole
Il cantautore è un artigiano un alchimista degli avanzi Un mosaicista uno che è in mille pezzi e gioca a rimontarsi Un partigiano dell’omesso di una nuova resistenza Di quello scarto che tra poco e eccesso fa la differenza
Il cantautore e solo un piccolo reporter quotidiano Di quelle storie che si sbriciolano e gocciolano invano Che sono ori che non brillano di luce che si vede Come certi fiori che rampollano sotto la neve
Le parole sono perle sono stelle Le parole sono carte da girare fra le dita Sono un’arte ma dell’arte non ha niente questo chiuderle e slegarle Vanno come va la vita Le raccogli poi le lasci su dei fogli come dadi come soldi Lasci accanto ad un bicchiere vuoto Ed è un gioco che continua nella mente finché il sonno non ti prende Finché non si spegne il fuoco
Il cantautore è un animale strano uno scherzo del destino Perché c’ha dentro come un germe un tarlo un virus clandestino C’ha dentro come una risposta come una maledizione Come un peccatore sgravida al balzello di una confessione
Il cantautore ama l’autunno che d’autunno non si muore Ama la sera più del giorno perché di giorno è troppo il sole perché l’estate è più un bisogno una pozzanghera ideale Il cantautore ama del viaggio ritornare.
Le parole sono perle sono stelle Le parole sono carte da girare tra le dita Sono un’arte ma dell’arte non ha niente questo chiuderle e slegarle Vanno come va la vita Le parole le parole sono idee E raccontano odissee le parole sono niente sono bombe Vuote navi alla deriva ferro di locomotiva Le parole sono impronte Le confondi come piccole monete Le nascondi come sete se nessuno vuole bere le lasci cadere E poi smettono di urlare di colpire di frugare Come smette un temporale