(Testo e musica di Claudia Pastorino)
Chiedimi del volteggiare dell'Egretta
Sacra su scogli e coralli
e del suo istinto orientale che
insegna la Strada da epiche valli
Approda in braccio al respiro di
morbide acque: il sostentamento
callida calibra il volo ritiene
le ali se c'è troppo vento
Non ha un padrone ma non è
disposta a tradire le sue antiche Leggi
che stabiliscono il corso del suo
divenire le rotte i volteggi
Muove sulla cucitura tra l'onda
e la sabbia i passi agilmente
tanto il distacco e la grazia che
pare non abbia paura di niente
Viaggia guidata dal ritmo dei presentimenti
precisi puntuali
seguendo la Disciplina e gli Ordinamenti
dai corsi abituali
Ed io vorrei sedermi con coscienza
sulle sue ali
cavalcare in silenzio nuvole cadere
risalire
nel solfeggio naturale del vento
lasciarmi portare
ed anch'io piegarmi docilmente
alle sue Leggi
Da lì vedere l'immagine
scorrevole del finto-esistere
dell'annegare nella moda e dell'ottica
illusione
dal paesaggio vetroso ad un limbo
farmi evaporare
dal paesaggio vetroso ad un limbo
farmi distillare
Non riuscendo a cambiare il mondo
mi "accontento" di cambiare scenario
Chiedimi del volteggiare dell'Egretta
Sacra
e del suo istinto orientale che
insegna la Strada