Di origine contadine, i Corradi di Gonzaga
vivevano vicino al Monastero di San Benedetto in Polirone che fu fondato dai
Canossa. I vasti appezzamenti venivano dati in affitto e spesso donati a
coloro che si impegnavano a coltivarli o che erano tenuti in amichevole
considerazione dai monaci.
Fu così che i Gonzaga poterono crearsi una ricchissima proprietà rurale; in
seguito si trasferirono in città dove fecero delle sporadiche apparizioni
nella vita politica di Mantova.
Nel 1328 Luigi Gonzaga, prese potere nella città.
Inizialmente i nuovi signori impegnati a consolidare il loro dominio, non si
curarono dell’edilizia cittadina se non marginalmente.
Furono apportate modifiche alla Magna Domus e dal Palazzo del Capitano. La
città fu donata di nuove mura difensive.
Nel frattempo venne creata l’attuale Piazza Sordello, venne rinnovata la
romanica Cattedrale in stile Gotico dotandola di una nuova facciata.
Nel 1433 Gianfrancesco Gonzaga ottenne il titolo di marchese, e in sposa
Barbara di Brandeburgo nipote dell’imperatore germanico Sigismondo.
In questo periodo venne eretto il campanile di S. Andrea e la Ca’ Zoiosa
divenne dimora della scuola umanistica di Vittorio da Feltre (educatore dei
figli del marchese).
Trasferì la sua abitazione dalla Corte Vecchia al Castello di S. Giorgio che
Luca Fancelli trasformò in una comoda dimora senza alterare il suo aspetto
esterno.
Sempre in questo periodo partì la costruzione di S. Andrea dopo li permesso
da parte del Papa Sisto IV di abbattere la preesistente chiesa gotica ormai
troppo angusta. Il progetto fu realizzato dall’Alberti e messo in pratica
dall’onnipresente Luca Fancelli che nel 1473 diresse la realizzazione della
Torre dell’Orologio. Ludovico II morì in seguito ad una pestilenza, il suo
posto lo prese il figlio Federico I che governò solo sei anni. Quest’ultimo
venne definito dal cronista mantovano “gobbo cortese e piacevole” per la
malformazione fisica di cui la famiglia gonzaghesca era affetta.
Nel 1490 Isabella d’Este giunse a Mantova come sposa del marchese Francesco
II portando con sé la gentilezza ferrarese. Federico II, figlio di Isabella
d’Este, duca di Mantova dal 1530, chiamò a corte Giulio Romano, si dedicò al
riordinamento urbanistico di Mantova, lasciando traccia di sé, in ogni
piazza ed edificio della città.
Frattanto il dominio dei Gonzaga si era ingrandito con l’acquisto del
Monferrato, raggiungendo l’apice di floridezza economica ed politica.
Con la morte di Federico II si succedettero Francesco III, Guglielmo che
sposò Eleonora d’Asburgo e Vincenzo I. Quest’ultimo morì nel 1612 e con lui
terminò l’epoca gloriosa della famiglia e del feudo mantovano.
Successivamente si avvicendarono Francesco IV, e poi suo fratello Ferdinando
che si scardinalò per diventare signore di Mantova.
Ferdinando volendo trasferire la sede del potere in una zona lontana dal
centro abitato, fece costruire la Favorita su progetto di Nicolò Sebregondi
fra il 1616 e il 1624.
Nel 1627 la linea primogenita dei Gonzaga si estinse ed iniziò così il
tramonto della Signoria. Il fratello di Ferdinando, Vincenzo II fu costretto
a vendere gran parte del celebre quadreria di famiglia a Carlo I
d’Inghilterra per una somma ridicola rispetto l’importanza delle tele.