Uno strano e spettacolare avvenimento accadeva, per la prima volta, nel mese di giugno 1973. Un fattore nuovo si inseriva nel campo della ricerca e dello studio; la possibilità di potere in qualche modo comunicare con questi misteriosi veicoli; si trattava nel contempo di un'altra conferma della presenza reale, materiale, degli UFO e dei loro equipaggi. In questo caso che portiamo alla vostra conoscenza, nessuno potrà dire che ciò che é accaduto é da imputarsi a fenomeni naturali, fulmini globulari e a tutta quella serie di inutili scusanti con cui ad ogni costo si vuole dare una spiegazione logica e terrestre a tutto ciò che riguarda la fenomenologia ufologica. 19 Giugno 1973, ore 23.45, sul monte Verrugoli. All'ora citata veniva notato un lampo di luce molto intenso, bianco-azzurro, emesso da un oggetto in avvicinamento, fiocamente illuminato da una luminosità verde-azzurrognola. L'oggetto si dirigeva da nord a sud, la sua quota stimata era di 1500 mt. s.l.m., in effetti mt.775 sul Verrugoli. Pochi secondi dopo altro lampo di luce, sempre dalla stessa posizione. Venne deciso di provare a rispondere inviando emissioni luminose con una potente torcia elettrica, il che venne fatto dopo che l'UFO aveva inviato un altro impulso luminoso. Con la torcia inviammo due segnali, il veicolo rispose con tre spostandosi nella direzione del posto di osservazione, cioè verso nord-nord-ovest. Inviammo in risposta altri due segnali e dai due segnali avuti in risposta potemmo accertare che il veicolo si trovava ora sulla verticale esatta del posto di osservazione. Non inviammo segnali. L'oggetto inviò allora un impulso luminoso; decidemmo di tornare a rispondere e così facemmo inviando un segnale; il veicolo rispose con due e dopo essersi illuminato vivamente, riprese la fioca luminosità verde-azzurrognola che aveva e si allontanò in costante aumento di velocità in direzione sud-est. Come ripeto era la prima volta che accadeva un fatto simile, e l'iniziativa era stata presa non da noi, ma dall'UFO. Il fatto si ripeté il 24 giugno 1973 alle ore 23.56, il 1 luglio 1973 alle ore 00.40, il 15 giugno 1974 alle ore 23.00, il 20 giugno 1974 alle ore 00.55, il 5 e il 6 agosto 1976 alle ore 22.56 e alle 23.10. In tutti questi casi l'iniziativa é sempre partita dall'UFO, noi ci siamo limitati a rispondere solamente dopo che l'UFO aveva ripetutamente fatto partire segnali, e tutte le volte il veicolo si spostava dalla sua rotta per portarsi sulla verticale del Verrugoli e riprendere la primitiva rotta durante l'allontanamento della zona. Purtroppo dobbiamo dire che questi segnali non hanno un significato logico. Li abbiamo analizzati come segnali Morse e viene fuori quasi sempre la stessa cosa: SI ESE SEI - ISE SI SEI SI - OT OMO OMT - MOT MI - OTM OM; ci siamo anche cimentati con il sistema binario, niente di niente. Dobbiamo però dire questo, che sui veicoli c'é qualcuno che riceve questi segnali. Ciò lo deduciamo dal fatto che il 15 giugno 1974 ad un certo momento a tre segnali inviati dall'UFO rispondemmo con una "C" in Morse, ebbene cinque giorni dopo, il 20 giugno l'UFO inviò per due volte consecutive come primo segnale una "C" in Morse. A questo punto la spiegazione più logica, almeno per ora, é che gli UFO in transito sulla zona - non tutti ovviamente, ma qualcuno ogni tanto – vogliano accertarsi se sul monte c'é qualcuno e se questo qualcuno può ricevere e rispondere ai loro segnali. Aggiungeremo ancora una cosa in merito alla questione. Durante uno di questi scambi di segnali decidemmo di trasmettere un vero e proprio messaggio in Morse. Il testo del messaggio era: "Siamo amici, potete scendere". La risposta fu uno sfolgorio di luminosità intensissima e quindi: ISE - SEI - SI, dopodiché l'UFO, sempre inviando grandi lampi ad intermittenza, si allontanò velocissimo in direzione nord. Avevamo fatto un solenne fiasco. Del resto era stato previsto e regolarmente era avvenuto. La sera del 6 agosto 1976, l’ultimo della serie, fui testimone diretto. Non me lo riportò nessuno in quanto assistetti in prima persona allo scambio di segnalazioni. Non nascondo che per una frazione di secondo mi venne la pelle d’oca. Un evento per così dire bizzarro per dinamica. Per raziocinio escludiamo come sempre ET, ma il mistero rimane a tutt’oggi. [n.d.a.] |